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Cronaca Cittadella / Via Primo Bandini

Moldavi a Parma. Ludmilla, medico del 118, racconta la sua 'Rinascita': "Famiglie in difficoltà"

Allarme per un ragazzo paraplegico di 17 anni che vive solo con la sorella di 10 anni. Ludmilla Fortuna, medico del 118 e una delle fondatrici dell'associazione, racconta a ParmaToday la vita quotidiana e le difficoltà dei moldavi a Parma, che sono circa 7 mila

Un'associazione di volontariato appena nata ma animata dalla determinazione dei suoi fondatori a crescere e aiutare il maggior numero di persone possibile. Si chiama Rinascita, nome scelto non a caso per rappresentare un nuovo inizio, la voglia di permettere ai cittadini moldavi in difficoltà di risollevarsi attraverso la ricerca di aiuti concreti per necessità legate spesso a problemi medici e al disagio sociale. ''L’idea – racconta una delle fondatrici dell'associazione di volontariato Ludmila Fortuna - è nata dopo aver avuto una brutta esperienza personale, la morte di un mio familiare per mancanza di soccorso nella periferia del paese. Facendo il medico del 118 e lavorando con i volontari vedo che c’è la possibilità di prestare soccorso in ogni parte del mondo, e non necessariamente bisogna per forza essere un medico per farlo. Questo è successo a novembre 2012, da li è nata l’idea di creare un centro di volontariato con mezzi di soccorso nella periferia del paese, per dare a chiunque la possibilità di avere un soccorso immediato.

Dopo aver parlato con i miei amici, tra cui tanti medici moldavi che fanno la loro attività qui in Italia, l'idea si è concretizzata nell'intento proprio di iniziare questa esperienza cercando di fare qualcosa per i nostri citadini. Così, il 31 gennaio scorso è nata l'associazione di volontariato moldo-italiana Rinascita, nome che per noi significa provare a rinascere nel nostro paese, cominciando da qui, da Parma“. Un progetto che inizialmente vedeva la partecipazione di 19 soci, ora dopo 4 mesi, si contano 37 soci di cui 10 sono medici di diverse parti d‘Italia, oltre a Parma anche Venezia, Torino, Roma, Milano, con soci anche in Repubblica Moldova e Romania.

Una realtà, quella dei cittadini moldavi a Parma, in costante crescita: secondo i dati si parla di 7000 persone. Ancora pochi, secondo quanto sottolineato da Ludmila Fortuna, quelli che si rivolgono all'associazione, anche per la sua fondazione molto recente. ''Ci  vuole tempo per portare questo messaggio ai nostri cittadini. Sinora si sono rivolti a noi sopratutto citadini della Repubblica Moldova in difficoltà. Poco tempo fa siamo stati contattati da una signora, che chiedeva aiuto per il suoi vicini. Si tratta di due bambini che vivono da soli: un ragazzo di 17 anni e una bambina di 10 anni, la tragedia è che il ragazzo è paraplegico e la bambina cerca di stargli vicino. Non hanno più il padre, morto tempo fa, e la madre è in Russia per lavorare in modo da mantenere i figli, ma al momento di lei non ci sono più notizie. Sono due ragazzini costretti a vivere da soli con l'aiuto spontaneo di qualche vicino.

"La nostra Associazione ha raccolto un po' di soldi da inviare loro riuscendo anche a comprare una carozzina per questo ragazzo, ma hanno bisogno di tante altre cose. Contiamo anche di fare presente il caso anche alle autorità competenti, ma intanto stiamo cercando in tutti i modi di aiutarli“. Tanti i casi difficili con i quali l'associazione, nei suoi pochi mesi di attività, sta venendo in contatto, come il caso di Sandut Bejenaru, un bambino di soli 5 anni malato di leucemia. Per cercare di aiutarlo, l'associazione Rinascita aveva organizzato due eventi, una festa di carnevale per bambini e un concerto per i cittadini moldavi.

Il ricavato delle offerte è stato inviato in sostegno al trattamento medico per Sandut. ''Siamo consapevoli che il nostro aiuto sia una cosa minima rispetto a quello necessario ma abbiamo cercato di fare qualcosa comunque. Sandut, consapevole della malattia ma con tanta voglia di vivere purtroppo non c’è la fatta. Sono solo alcuni casi, non unici purtroppo, e abbiamo l’intenzione di fare presente tutto alle nostre autorità per cercare una strada per risolvere questi problemi, almeno per trovare un maggiore sostegno in casi come questo“. Tra gli intenti dell'associazione anche quello di favorire l'integrazione e aiutare in modo concreto i cittadini moldavi a inserirsi in un contesto diverso da quello d'origine, anche nell'ottica lavorativa. Per questo tra le iniziative dell'associazione anche una gratuita in collaborazione con l'associazione Compagnia In...stabile, pensata in particolare per fornire a chi svolge a Parma l'attività di badante nozioni legate al rispetto del gusto alimentare degli anziani con nozioni alimentari e sanitarie fornite dalla dietista Carolina Russo.

Tra i progetti e le idee, anche l'incontro con il console generale della Repubblica Moldova Nicolae Nuca, per parlare di questioni relative al quotidiano di molti cittadini moldavi che vivono ormai da anni a Parma. Per il 25 maggio nella sede di Forum Solidarietà in via Bandini alle14 l'incontro con il personale medico di origine moldava di Parma e altre città d’Italia che parteciperà ad un studio organizzato insieme all'Organizzazione Mondiale della Salute per discutere su come riuscire a migliorare la situazione della sanità nella Repubblica Moldova. Non mancano anche le prime lezioni organizzate dai medici dell'associazione Rinascita per fornire prime nozioni di pronto soccorso, previste per il 26 maggio alle 10 in via Bandini, che precederanno il corso di primo soccorso cittadino organizzato insieme all'Assistenza di Volontariato di Collecchio e ANPAS con una valutazione finale e certificato.

Un'esperienza, quella dei fondatori dell'associazione, fatta soprattutto da esperienze di vita e dalla conoscenza dei disagi vissuti da un grande numero di persone. ''Vivo a Parma da quasi 10 anni – racconta Ludmila Fortuna, tra i fondatori di Rinascita - e mi sono trovata sempre bene, ho sempre incontrato persone gentilli, diponibili, altruiste. E' una città tranquilla, ospitale, lo dice il numero di citadini moldavi qui a Parma. Essendo in 7000, non siamo in grado come a associazione di conoscere tutti i problemi vissuti dai cittadini moldavi a Parma, ma so che ci sono molte famiglie in difficoltà tanti famiglie con bambini piccoli.

Ci sono genitori che a causa dei posti limitati negli asili nidi e nelle materne sono costretti a tenere i figli a casa, questo significa che almeno uno de i due, generalmente la madre, non va a lavorare per stare a casa con loro. Ma ci sono anche casi in cui a causa della crisi entrambi i genitori rimangono a casa senza un lavoro e diventa difficile andare avanti. Questi sono solo alcuni dei problemi, realtà condivise da tutti al di la della provenienza''. La speranza de i volontari dell'associazione è quella di crescere, diventare una Onlus e riuscire a fornire un aiuto concreto a quante più persone possibile, nell'intento anche di avere un dialogo con le istituzioni parmigiane per rendere noti i problemi sentiti da una parte ormai crescente della cittadinanza e trovare insieme nuove strade per combattere la solitudine di chi vive nel disagio.

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