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Cronaca Monchio delle Corti

Monte Trevine, la Procura di Parma sequestra il percorso attrezzato

La struttura, totalmente priva di autorizzazioni, che non è neanche stata collaudata ma era pubblicizzata sui social media come agibile anche per bambini e famiglie. La Polizia provinciale ha posto sotto sequestro la struttura, e il 16 maggio scorso l’Autorità giudiziaria ha convalidato il sequestro

Il 13 maggio 2015 a seguito di un esposto di Legambiente e su richiesta della Regione Emilia-Romagna si sono attivati gli uffici del Servizio Ambiente della Provincia, congiuntamente al Nucleo di Polizia provinciale che è distaccato presso lo stesso Servizio. E' stato compiuto un sopralluogo presso il Rifugio Faggio dei tre comuni sito all'interno del demanio regionale del Sic “Monte Penna, Monte Trevine, Groppo e Groppetto”.

Dall'accertamento è risultata la presenza di un sentiero alpinistico attrezzato (via ferrata), corredato da due ponti tibetani realizzato nelle pareti rocciosa del Monte Trevine all’interno del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) “Monte Penna, Monte Trevine, Groppo e Groppetto”. L’impianto è risultato totalmente privo delle autorizzazioni necessarie: SCIA (Segnalazione certificata di inizio di attività edilizia), valutazione di incidenza, svincolo idrogeologico e paesaggistico. La struttura, che non è neanche stata collaudata, era pubblicizzata sui social media come agibile anche per bambini e famiglie. La Polizia provinciale ha posto sotto sequestro la struttura, e il 16 maggio scorso l’Autorità giudiziaria (Procura della Repubblica di Parma) ha convalidato il sequestro. 

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