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Cronaca

E' morta a 86 anni Laura Polizzi, donna simbolo della Resistenza

Tra le prime donne ad entrare nella Resistenza, assunse il nome di battaglia di "Mirka". Nel 1991 ha ricevuto dal Comune di Parma il Premio Sant'Ilario. Oggi la camera ardente all'Anpi e domani i funerali alle 14.30

camera-ardente-laura-polizziSi è spenta Laura Polizzi, donna simbolo della Resistenza. Aveva 86 anni.

Nata a Parma il 30 settembre 1924, commessa, membro della Presidenza onoraria dell’ANPI nazionale.
È stata tra le prime donne ad entrare nella Resistenza. Dopo l’8 settembre 1943 la giovane commessa, conosciuta dalla polizia come comunista, per evitare la cattura si era trasferita in provincia di Reggio Emilia, dove divenne una delle dirigenti dei Gruppi di difesa della donna. Nell’estate del 1944 Laura Polizzi, che aveva assunto il nome di battaglia di “Mirka”, entrò nelle formazioni partigiane di montagna e nel luglio divenne vicecommissaria dei garibaldini del Reggiano.

Dopo aver partecipato ai combattimenti in difesa della “zona libera” attaccata dai repubblichini e dai tedeschi, “Mirka” riprese in pianura la sua attività nei Gruppi di difesa della donna. Dal febbraio 1945 è stata molto attiva nell’attività clandestina a Milano, dove si era spostata. Tornata a Parma dopo la Liberazione, “Mirka”, che ha sposato l’ex comandante partigiano Pio Montermini, vi ha svolto per anni e anni importanti incarichi nei movimenti democratici.

Ha fatto parte anche della dirigenza nazionale dell’ANPI, della quale è oggi membro della Presidenza onoraria. Nel 1991 ha ricevuto dal Comune di Parma il Premio Sant’Ilario, attestato di civica benemerenza.

Per tutta la giornata di oggi, domenica 23 dicembre, la salma resterà esposta presso la sede dell'Anpi in piazzale Barbieri, 1. Lunedì 24 gennaio, alle 14,30, si terranno i funerali.

IL RICORDO DELLA CGIL DI PARMA

Un grande vuoto. “Mirka”, la partigiana Laura Polizzi, da poche ore non c’è più. Ci rimane la sua forza, il suo incitamento a lottare per la libertà e per un mondo migliore. Per Parma, in questi anni, “Mirka” ha rappresentato la Resistenza. Ogni via di questa città la ricorda. Ha combattuto prima in montagna, nel Reggiano, poi con i Gruppi di Difesa delle Donne. Il resto della sua vita l’ha impiegato per lottare  insieme al suo popolo per costruire un’Italia e una città migliore.

“Mirka” era iscritta alla Cgil di Parma, cui era legata da una profonda condivisione di ideali e da una grande stima, naturalmente reciproca. Il dolore di tutta la Cgil, la vicinanza alla famiglia, l’affetto di tutti i suoi compagni di militanza, testimoniano l’orgoglio di essere stati sempre dalla stessa parte della barricata.

“Conoscevo “Mirka” da tanto tempo”, ricorda la segretaria generale della Cgil di Parma, Patrizia Mestri. “Fin da ragazza ho conosciuto il suo impegno, in politica e all’ANPI. Ancora giovanissima frequentavo la sua sezione del Pci, e mi sento legata a lei da un rapporto di affetto e ammirazione per la sua storia. Nel 2005 fu proprio “Mirka” a proporre il mio nome per il premio 8 marzo, che la Provincia assegnava alle donne impegnate nel lavoro a favore delle pari opportunità. La saluto con un grande abbraccio e con l’impegno di ricordarla e trasmettere la sua esperienza alle donne più giovani, pur nella consapevolezza che la sua scomparsa rappresenta per la città e la Cgil una incolmabile perdita”.

IL COMMENTO DEL SINDACO VIGNALI

"Se ne va un pezzo di Parma, la persona che meglio rappresentava in città un’epoca, quella della Resistenza, i cui valori sono fondamento della nostra comunità e della nostra Costituzione”.

LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA BERNAZZOLI

“Una vita importante, spesa a costruire la democrazia nel Paese e a creare condizioni di vita migliori per tutti, un’azione costante e coerente guidata dai valori di libertà e giustizia”. Vincenzo Bernazzoli era andato a salutare Laura Polizzi qualche mese fa, quando le sue condizioni di salute cominciavano a peggiorare. Ricorda una persona debilitata, ma fortemente interessata alle sorti del Paese e al destino dei giovani.

Nella lunga conoscenza che li ha legati, sono molti gli episodi e i racconti: “Fra i tanti – spiega il presidente - mi ha colpito moltissimo quando mi parlò dell’emozione provata il giorno della Liberazione a Milano quando, poco più che ragazzina, fu chiamata a parlare dal balcone nel saluto alla città. Mi raccontò di quando visitò Mauthausen dove furono internati i suoi familiari e dove morì il padre. Nel 2004, quando dovetti decidere se candidarmi in Provincia andai a consigliarmi con lei. Mi disse di accettare e lo feci alcuni giorni dopo”.

Per  Bernazzoli la vita di Laura Polizzi ha un immenso significato simbolico. “Mirka era una donna coraggiosa e molto forte. Il suo impegno per conquistare la libertà, le sofferenze patite dalla sua famiglia durante il nazifascismo, la sua scelta di entrare giovanissima nella lotta partigiana, sottolineano una concezione della vita spesa per il bene comune, l’affermazione di una donna in tempi in cui non era certo facile. La sua forza sono state le sue idee che l’hanno accompagnata sempre.

Ha condotto l’impegno politico in prima persona, con incarichi anche nazionali, così come nell’Anpi, dove ha ricoperto responsabilità di rilievo. Quello di Mirka è stato  un impegno costante  per mantenere vivi i valori per i quali si era battuta. Senza mai mollare la presa, ha accompagnato con intelligenza e partecipazione il processo di crescita civile e sociale della provincia di Parma e della nazione. Ovunque ha ricevuto stima per la sua capacità di dirigente politico e affetto per la sua umanità. In questo momento così difficile, in cui sembra avanzare il degrado e in cui il Paese rischia di perdersi, Mirka rappresenta quella coerenza e limpidezza nel tempo, quei valori morali che possono farci da guida”.

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