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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

'Ndrangheta e videslot illegali: perquisizioni anche a Parma

L'inchiesta della Guardia di Finanza, coordinata dalla Dda di Bologna, che ha smantellato un'organizzazione criminale che faceva profitti anche sul gioco illegale on line tocca anche la nostra città

Gioco illegale on line e videoslot manomesse. L'inchiesta 'Black Monkey' della Guardia di Finanza, coordinata dalla Dda di Bologna, che ha smantellato un'organizzazione con a capo Nicola Fermia, ritenuto dagli inquirenti un importante boss 'ndranghetista, tocca anche Parma. Alcune perquisizioni, tra le circa 150 disposte dagli inquirenti, si sono svolte anche a Parma. E' stato perquisito un circolo di Parma. Il gestore è tra gli indagati. Oltre alle 29 ordinanze di custodia cautelare, 19 delle quali in carcere, emesse dal Gip Bruno Perla, sono 150 le persone indagate. Sono stati sequestati beni per oltre 90 milioni di euro. La Guardia di Finanza della nostra città ha partecipato all'inchiesta.

Nell'inchiesta anche le intercettazioni con le minacce di morte al giornalista della Gazzetta di Modena Giovanni Tizian, che attualmente vive sotto scorta. "O la smette o gli spariamo in bocca". Così due degli arrestati nella maxi-operazione anti-'ndrangheta della Gdf di Bologna, parlano al telefono del cronista. Nell'intercettazione di fine 2011 quello che è ritenuto il capo dell'organizzazione, Nicola Femia, si lamenta con un faccendiere, Guido Torello, di articoli pubblicati su di lui. Solidarietà a Giovanni Tizian dalla redazione di ParmaToday.

TIZIAN, SOLIDARIETA' DEL PD DI PARMA. Il nuovo, grave, caso di infiltrazione criminale al Nord emerso in queste ore stavolta coinvolge anche la nostra città, come ha evidenziato l’operazione della Guardia di Finanza che ha smascherato un'intensa attività illecita gestita dalla 'ndrangheta. Un episodio meno clamoroso rispetto all’arresto dell’assessore lombardo Domenico Zambetti – coinvolto in un voto di scambio con la ‘ndrangheta: 200mila euro per 4mila voti –, ma che di sicuro rappresenta molto più di un campanello di allarme: è la conferma del rischio enorme che sta correndo il nostro territorio, tra i più ricchi d’Italia e, al tempo stesso, divenuto zona di espansione della criminalità, determinata a fare affari approfittando della crisi economica.

“Voglio rimarcare quanto ebbe a dire, alcuni mesi fa, Pier Luigi Bersani– spiega Diego Rossi, segretario provinciale del Pd –: “E’ tempo di rimettere la democrazia su basi di legalità”. Lontanissimo dal voler spendere un vago slogan da campagna elettorale, credo che, per estirpare il fenomeno malavitoso, oggi occorra una politica con la schiena diritta, capace di legiferare strumenti efficaci, di attivare urgentemente una sede della DIA regionale, di restituire alle forze dell’ordine le risorse necessarie per il loro lavoro e di chiudere, una volta per tutte, pericolose connivenze con personaggi giunti, in questi anni, fin dentro le Istituzioni, anche quelle parlamentari. Allora, mentre nel Pdl litigano su Cosentino, invito una volta di più i cittadini e gli amministratori onesti a voler dare forza col loro voto ad una nuova stagione per il nostro Paese,
una stagione nel segno della Legalità”. Infine, Rossi esprime “tutta la solidarietà del Pd di Parma al giornalista della Gazzetta di Modena Giovanni Tizian, tornato nel mirino dei clan per il suo lavoro di inchiesta. Un lavoro che insieme a quello di tanti altri cronisti integerrimi contribuisce e contribuirà ancora, ne siamo certi, a consegnare ai cittadini tutte le informazioni utili a capire che la mafia è Cosa Nostra”.

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