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Cronaca

“No alle aperture indiscriminate nei giorni di festa”

La deputata Pd Patrizia Maestri aderisce all’appello promosso dalla Filcams Cgil di Parma

 
Parma, 14 dicembre 2017 – “Purtroppo la liberalizzazione degli orari di vendita, introdotta dal Governo Monti per favorire il commercio, si è rapidamente trasformata in un ‘far west’ dove, ancora una volta, rischiano di essere i lavoratori a pagare il prezzo più alto. Il fatto che alcuni esercizi commerciali abbiano già pianificato di restare aperti nei giorni di Natale e Santo Stefano dovrebbe convincere tutti del fatto che in questo settore l’autoregolamentazione non basta e che, anzi, è sempre più necessaria una legge che stabilisca alcune festività che devono essere rispettate. Per questa ragione non posso che associarmi all’appello promosso dalla Filcams Cgil di Parma insieme alle sigle di categoria di Cisl e Uil”.
 
Queste le parole della deputata Pd Patrizia Maestri, componente della Commissione Lavoro della Camera.
 
“Le festività non hanno solo un valore religioso! Il commercio al dettaglio non rientra tra i pubblici servizi per cui è necessaria una nuova disciplina delle aperture che contempli chiusure obbligatorie (ad esempio a Natale) e che ridia dignità e diritti ai lavoratori del commercio, un settore nel quale sono occupate molte donne che fanno sempre più fatica a conciliare i propri tempi di vita e lavoro. Anche considerando che nei giorni di festa i servizi rivolti all’infanzia, a partire da quelli pubblici, sono per lo più chiusi” – ha spiegato Patrizia Maestri – “La Camera era riuscita ad approvare nel 2014 un provvedimento equilibrato che individuava 12 principali festività e offriva agli operatori la possibilità di derogare alla chiusura per 6 giornate: una proposta che, anche se non risolutiva, muoveva nella giusta direzione ma che si è incagliata al Senato. Nella prossima legislatura occorrerà ripartire da lì e approvare rapidamente la norma”

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