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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Università, occupata la facoltà di Matematica contro la riforma Gelmini

Stamane intorno alle 12 alcuni studenti sono saliti sul tetto dell'edificio del Campus ed hanno esposto lo striscione "Portiamo in alto l'Università". Dopo poche ore la notizia del rinvio della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico

universita-protesta-tetto-gelminiIntorno alle 12 di oggi, alcuni studenti hanno occupato la facoltà di Matematica del Campus universitario salendo dul tetto dell'edificio ed esponendo uno striscione di protesta contro il ddl Gelmini. "Portiamo in alto l'Università" è il messaggio lanciato da Uniprotesta_2, un movimento costituito non solo da studenti, ma anche da docenti, ricercatori, dottorandi ed assegnisti dell'Università di Parma. UniPRotesta si batte per un'Università Pubblica di qualità, affinchè la didattica e la ricerca svolte al suo interno possano essere potenziate, valorizzate e riconosciute come una ricchezza comune, nonchè come l'unica possibilità di sviluppo per il Paese. Il movimento critica aspramente la politica di smantellamento dell'Università pubblica operata dal Governo attraverso la legge 133 ed il decreto 155 (cosiddetto decreto salvabanche).

Dopo poche ore dalla protesta è arrivata una nota dell'ufficio stampa dell’Università che ha comunicato il rinvio della cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2010-2011, già fissata per lunedì 29 novembre. Si legge: "Si ritiene opportuno, stante le più recenti notizie di cronaca, rinviare l’evento a data da destinarsi".

SOLIDARIETA' CONTRO LA RIFORMA GELMINI

UDU PARMA

L’Udu Parma esprime il  proprio appoggio all’iniziativa che ha promosso il comitato Uniprotesta_2 e si unisce alla mobilitazione che in questi giorni rende uniti molti atenei italiani, con un’unica idea, ottenere il ritiro del d.d.l. Gelmini in esame alla Camera. Tale occupazione, ha il fine di manifestare la propria contrarietà alle politiche dei tagli al diritto allo studio, all’università e alla ricerca e che porterebbe alla privatizzazione di fatto dell’intero sistema universitario. Il comitato è sconcertato dalle affermazioni del ministro che accusa gli studenti di difendere il baronato. le nostre proteste, hanno come fine evitare lo smantellamento del sistema universitario pubblico italiano. Il comitato Uniprotesta_2 e l’Udu continueranno la propria azione fino a quando il d.d.l. Gelmini non verrà ritirato.

IL POPOLO VIOLA DI PARMA

Anche il Popolo Viola, formato in prevalenza da studenti e precari della scuola e dell’università, aderisce alla protesta degli studenti e ricercatori universitari e manderà una delegazione sul tetto del Campus in sostegno a questa lotta. La situazione è molto grave, se la cosidetta “riforma” Gelmini passasse l’istruzione pubblica rischierebbe la paralisi se non addirittura la morte. L’attuale riforma è priva di copertura finanziaria. Inoltre non è previsto nessun riconoscimento del ruolo giuridico dei ricercatori e del lavoro fondamentale da loro svolto nelle università (al momento buona parte delle lezioni viene portato avanti da loro gratuitamente). Il diritto allo studio non è alcun modo tutelato e vengono altresì previsti riduzione delle borse di studio per gli studenti meritevoli da sostituirsi poi con i prestiti d’onore. La cancellazione dal disegno di legge di ogni riferimento a possibili risorse nuove e/o aggiuntive per l’incentivazione del merito, dell’efficienza e dell’innovazione degli atenei renderà del tutto aleatorio il sostegno alla produttività. Infine in questa “riforma” permangono limiti pesantissimi all’autonomia scolastica portando ad un eccessivo dirigismo su lla governance. Non è, come dice il ministro, una difesa dei “baroni” universitari, ma è esattamente il contrario. Sono proprio i baroni universitari che difendono e accettano felicemente il nuovo ddl. Vogliamo anche ricordare come, nonostante il periodo di crisi e di tagli indiscriminati, sono rimasti invariati i finanziamenti alle scuole e università private. Ricordiamo, anche, che la scuola e l’università pubbliche sono le uniche istitutizioni che sono in grado, attraverso la cultura, a formare cittadini con una “coscienza critica”. E forse è questa “coscienza critica” che il Governo vuole cancellare poichè è l’unica in grado di rendere i cittadini consapevoli e di non sottostare passivamente a delle scelte scellerate come questo Governo ci sta abituando oramai da anni. Pertanto chiediamo a tutti gli studenti, i ricercatori, i precari e i cittadini di sostenere i ragazzi saliti sul tetto e che rimarranno lì fino a che questo decreto non verrà ritirato.

GRUPPO PROVINCIALE DELL'IDV

“L’Italia dei Valori di Parma si schiera dalla parte degli studenti universitari e dei licei che in tutta Italia stanno manifestando il proprio dissenso nei confronti di una riforma e dei tagli Tremonti che uccidono la Scuola, l’Università e la base culturale che un paese civile deve avere.
Il Governo, con questi tagli, non cerca i soldi per combattere la crisi, diciamo la verità. Berlusconi vuole ridurre alla fame l’istruzione pubblica perché un popolo ignorante fa sempre comodo al ‘dittatorello’ di turno. Le future generazioni saranno il trampolino di lancio per un’Italia che deve assolutamente crescere, sia economicamente che culturalmente, se vuole sopravvivere, quindi sono proprio queste ad essere colpite maggiormente. L’intento è addormentare per sempre le menti delle nuove generazioni per bloccare il futuro e la crescita culturale, la quale fa male al potere.
Oggi come sempre i giovani ci stanno dimostrando la loro forza di volontà e pertanto siamo dalla loro parte. Siamo con loro in tutte le piazze italiane.”


 

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