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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Busseto / Frazione Roncole Verdi

Omicidio Carosino, assolto Scaglioni: è incapace e sarà internato

Il giudice ha disposto che Gianni Scaglioni, l'80enne che nell'ottobre del 2010 sparò con un fucile a suo medico uccidendolo, sia internato per 8 anni presso l'ospedale psichiatrico giudiziario

E' stato assolto per totale incapacità di intendere e volere Gianni Scaglioni, il pensionato di 80 anni che, il 24 ottobre del 2010, ha sparato con il fucile da caccia al suo medico curante uccidendolo sul colpo. La sentenza è stata letta dal Gup del Tribunale di Parma Paola Artusi, che ha inoltre stabilito per l'imputato il ricovero in Opg per la durata di 8 anni. La vittima, Claudio Carosino, 59 anni, fu freddata con un colpo di doppietta in casa del suo assassino. Era andato a fargli visita come tante altre volte e il paziente lo aveva atteso sul pianerottolo delle scale interne all'abitazione imbracciando il fucile da caccia.

Il movente dell'omicidio è contenuto in due perizie psichiatriche, una dell'accusa (rappresentata in aula dal Pm Francesco Gigliotti) e l'altra disposta dal Gup, che sono anche alla base della decisione di assolvere l'imputato per assoluta incapacità di intendere e volere al momento dell'omicidio. Secondo entrambi i periti, Scaglioni aveva preso in sospetto Carosino, al quale attribuiva la responsabilità di alcuni malesseri fisici insorti dopo che il medico gli aveva somministrato il vaccino antiinfluenzale. I parenti di Scaglioni hanno confermato che l'imputato tendeva ad esasperare qualunque malanno, ma avevano considerato questa circostanza il tratto distintivo di un carattere originale tendenzialmente ipocondriaco.

Ma nella mente di Scaglioni stava avvenendo ben altro. Le stesse premure con cui Carosino si occupava del paziente erano fonte di insano sospetto per Scaglioni, che credeva di essere vittima di un complotto orchestrato ai suoi danni. E Carosini finì per essere identificato come il principale responsabile del peggioramento delle sue condizioni di salute. Per questo il giorno del delitto si risolse ad attendere il medico col fucile spianato. La decisione di sottoporre l'imputato ad un periodo di internamento di 8 anni trae origine proprio dalla pericolosità sociale di Scaglioni, che il giudice ha ritenuta ancora attuale.

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