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Cronaca

Omicidio a San Prospero: Alessio Turco sceglie il rito abbreviato

Il 21enne, accusato degli omicidi di Gabriele Altamirano e della Kelly, rischia comunque l'ergastolo: in caso di condanna lo scontro potrebbe evitargli solo l'isolamento

Alessio Turco, 21 anni, figlio di Samuele Turco, che si è suicidato nel carcere di Parma nel mese di luglio di quest'anno, è l'unico sotto processo per il duplice omicidio che il giorno di Natale del 2016 sconvolse l'intera città: i corpi di Gabriela Altamitano e del noto travestito Luca Manici, che si faceva chiamare la Kelly, sono stati ritrovati all'interno di un casolare che funzionava come un locale, l'Angelica Vip Club. Nella mattinata di ieri, 5 dicembre, durante l'udienza preliminare Alessio Turco, tramita la sua legale Elisa Furia, ha chiesto ed ottenuto il rito abbreviato: si tratta del rito che si svolge sulla base degli atti acquisiti durante le indagini e consente di ottenere lo sconto di un terzo della pena. Nel caso di Alessio Turco però, in caso di condanna, la riduzione potrebbe comportare solo lo 'sconto' dell'isolamento diurno, ma non l'ergastolo, che il 21enne rischia per le accuse a suo carico. La perezia psichiatrica ha stabilito che Turco era in grado di intendere e di volere, anche se ha portato alla luce alcune sue fragilità. Secondo gli inquirenti il ruolo del figlio 21enne è stato essenziale: sarebbe stato lui a chiamare la Kelly fingendosi un cliente allo scopo di farla cadere nella trappola, sarebbe stato lui a sferrare la prima coltellata alle spalle alla Kelly, mentre il padre era nascosto. 

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