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Cronaca

Il ritratto della Kelly: dalle serate al Borgo B al club privato di San Prospero

Luca Manici ha trovato la morte proprio nel casolare che aveva contribuito a ristrutturare per ospitare l'Angelica Vip CLub: la storia del noto travestito tra locali gay, serate trans, corpetti di pelle e strass

La Kelly ha trovato la morte lì, nel suo locale, quello che aveva ristrutturato impegnandosi direttamente nei lavori all'interno degli spazi che avrebbero poi ospitato l'esclusivo club privato, per serate a luci rosse. Luca Manici, 47 anni, aveva un progetto per quegli spazi: trasformarli in un ristorante notturno e lasciarli alle spalle le serate scambiste a forte contenuto erotico e gli incontri nel privè. Kelly è il nome che da decenni Luca si era dato per esibirsi come travestito e come drag queen nei locali gay, già a partire dal 1993, più di vent'anni fa. Da lì tante serate tra il Borgo B, locale gay che si trovava in Borgo Bernabei, in Oltretorrente. E proprio questo quartiere era stato il palcoscenico preferito della Kelly. Tantissime serate e così la Kelly si era fatta conoscere ed oggi era stranota tra Parma e provincia, anche a chi non frequentava il giro dei locali notturni. Da tre anni la Kelly aveva acquistato il casolare e l'aveva sistemato per renderlo fruibile per i futuri frequentatori dell'Angelica Vip Club. La morte l'ha trovata proprio lì, per mano di uno o più assassini, per ora ignoti. Dopo il suo brutale omicidio a Parma in tantissimi oggi la ricordano. 

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