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Cronaca

Tecnopali | Incontro al Ministero dello Sviluppo: nominato il curatore fallimentare

Il Ministero si è impegnato a riconvocare le parti appena individuato il nome del curatore fallimentare della Pali Italia con l'obiettivo di verificare nuovamente le manifestazioni di interesse che ci sono state in questi mesi e scongiurare il rischio che l'azienda perda le commesse ancora in piedi

Nella mattinata del 21 luglio si è svolto il Tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico a Roma per la vertenza Pali Italia. Dopo l'ultimo presidio, con tanto di funerale inscenato di fronte all'ingresso del Tribunale di Parma nel giorno del deposito dei libri per il fallimento della storica azienda di Pizzolese, si è svolto il tanto atteso incontro. Il Ministero si è impegnato a riconvocare le parti appena individuato il nome del curatore fallimentare della Pali Italia con l'obiettivo di verificare nuovamente le manifestazioni di interesse che ci sono state in questi mesi e scongiurare il rischio che l'azienda perda le commesse ancora in piedi. 

LA NOTA DELLA FIOM NAZIONALE - Si è svolto oggi al Ministero dello Sviluppo Economico l'incontro che da tempo chiediamo sulla vicenda di Pali Italia (ex Tecnopali), azienda di costruzione e distribuzione di pali di acciaio per le infrastrutture con sede a Parma e Anagni. L'azienda, che è in crisi per una cattiva gestione dell'attività e non per le condizioni di mercato (anzi, avrebbe ordini per milioni di euro), ha dichiarato fallimento venerdì scorso, dopo cinque mesi di concordato in bianco. Il suo potenziale produttivo è enorme, soprattutto rispetto alle principali committenti, Enel e Terna, che abbiamo invitato il Ministero a considerare parti in causa per una possibile acquisizione dell'attività produttiva. Il Ministero ha preso l'impegno di riconvocare le parti non appena sia stato nominato il curatore fallimentare, con l'obiettivo di verificare nuovamente le manifestazioni di interesse che ci sono state in questi mesi e scongiurare il rischio di perdere le commesse di cui ancora l'azienda dispone. L'apertura del tavolo e l'inizio della discussione con le istituzioni sono un fatto passo avanti che apprezziamo, ma attendiamo gli ulteriori passaggi, perché è evidente che tutti i problemi restano aperti sia sul futuro dell'azienda sia sugli ammortizzatori sociali. Per questo serve mantenere alto il livello di mobilitazione dei lavoratori, che sono in lotta da febbraio e che hanno dimostrato di non volersi arrendere a un disastro annunciato a causa di una proprietà irresponsabile e incapace.

MAESTRI: 'UN PRIMO PASSO' - “Un primo passo verso la soluzione di una vertenza che si trascina ormai da troppo tempo e che, se non risolta rapidamente, rischia di portare al definitivo depauperamento di una parte importante del patrimonio industriale della nostra città”. La deputata del Partito democratico Patrizia Maestri ha partecipato questa mattina al tavolo di concertazione, convocato su sua richiesta, al Ministero dello Sviluppo economico tra la Tecnopali, i rappresentanti dell’Unione industriali di Parma e le organizzazione sindacali. “E’ stato l’avvio del confronto – ha spiegato al termine – ora si deve proseguire con il dialogo per riuscire a riavviare la produzione nel sito di Parma”. Sulla complessa vicenda dell’azienda parmigiana si sono messe le basi per la discussione futura. “Sono state affrontate – dice Maestri – due questioni fondamentali: il mantenimento delle commesse per creare le condizioni per il subentro nell’azienda di un nuovo partner industriale e l’individuazione di una forma appropriata di sostegno al reddito per i lavoratori in questa fase di transizione”. Proprio su questo ultimo punto è emersa la piena disponibilità da parte del Ministero ad identificare una soluzione con il Ministero del Lavoro. “Io stessa – continua la deputata Pd – avevo sollecitato il Ministero nei giorni scorsi con un’interrogazione a seguito della notizia del diniego della proroga della cassa integrazione per i lavoratori coinvolti”. La speranza di tutti è quella di riuscire a raggiungere una intesa che possa far ripartire l’impianto parmigiano. “La riunione di questa mattina è stata utile e positiva – conclude Maestri - il tavolo sarà riconvocato entro i primi giorni di agosto per valutare i passaggi compiuti nel frattempo. Credo che la strada intrapresa, con il contributo e l’impegno di tutti i soggetti coinvolti, potrà finalmente portare ad un esito favorevole come tutti auspichiamo”.

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