Italiani uccisi in Libia: perquisiti gli uffici della Bonatti

Gli uomini dei Ros dei Carabinieri hanno eseguito, la mattina di mercoledì 19 ottobre, una perquisizione negli uffici della Bonatti di Parma, allo scopo di acquisire documentazione relativa alle misure di sicurezza adottate dall'azienda a tutela dei dipendenti in Libia, dopo il rapimento dei quattri lavoratori dell'azienda e l'uccisione di due di loro, Salvatore Failla e Fausto Piano, durante un conflitto a fuoco il 2 marzo. Il responsabile della logistica in Libia per conto della Bonatti, Dennis Morson, è indagato dalla procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta sul sequestro e i due omicidi. Il manager è indagato per omicidio colposo e violazione della norma che tutela le condizioni di lavoro: secondo gli investigatori non avrebbe attivato le misure di sicurezza necessarie per tutelare l'incolumità fisica dei dipendenti. 

A parere degli inquirenti capitolini sono state omesse cautele per prevenire il rischio di sequestri di persona ed il trasferimento dall'Italia al compound della Mellitah Oil & Gas di Filippo Calcagno, Gino Pollicardo, Failla e Piano. In pratica Morson - secondo l'ipotesi accusatoria della Procura di Roma - avrebbe cooperato per colpa al decesso di Piano e Failla omettendo di adottare le misure necessarie per tutelare l'incolumità fisica degli stessi durante il trasferimento in Libia. A parere degli inquirenti della Capitale si è di fronte ad una ipotesi di concorso di cause indipendenti costituite da un lato dalle omissioni (senza le quali non vi sarebbe stato il sequestro) colpose della Bonatti.

Le perquisizioni sono in corso mirano ad acquisire documentazione per ricostruire la responsabilità individuali della società e se siano state adottate idonee misure di sicurezza a tutela dei lavoratori