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Cronaca

Piano Città, Ghiretti: "Tempi stretti, Parma intende candidarsi?"

Il capogruppo di Parma Unita sollecita l'amministrazione rispetto al progetto del Governo Monti che ha già stanziato 224 milioni di euro: "Scuola Racagni, stazione e ex salamini 3 progetti possibili"

Roberto Ghiretti, capogruppo di Parma Unita in Consiglio comunale, sollecita l'amministrazione comunale rispetto alla possibilità di candidare il Comune di Parma al Piano Città promosso dal Governo Monti per la riqualificazione, per il quale sono stati già stanziati 224 milioni di euro. "Alla prima scadenza Parma non ha presentato alcuna candidatura. Cosa intende fare? La scadenza è il 5 ottobre. Scuola Racagni, stazione ferroviaria e area ex Salamini i 3 progetti possibili".

"L'Amministrazione Comunale ha intenzione di presentare un progetto al "Piano Città" promosso dal governo? -esordisce Ghiretti. Questa è la domanda di un'interpellanza che ho depositato per il prossimo consiglio comunale. In questa fase di crisi economica il "Piano Città" promosso dal governo Monti è uno dei pochi provvedimenti che può dare risorse, facendo ripartire l'economia sul territorio, permettendo la riqualificazione del tessuto urbano, senza consumare nuovo suolo. Il governo ha stanziato 224 milioni che possono crescere fino a 2 miliardi. Insomma, un buon circolo virtuoso".

Alla prima scadenza di inizio settembre non risulta che Parma abbia avanzato la propria candidatura e ora i tempi si fanno stringenti e non è consentito dormirci sopra. Ricordo che la data di scadenza per presentare un progetto è il 5 ottobre. E' giusto dunque che i parmigiani sappiano se gli uffici urbanistici del Comune sono al lavoro per presentare un progetto al Piano Città oppure se l'Amministrazione non intende partecipare e per quali motivi.

Le possibilità di aree a Parma su cui intervenire sono molteplici. Le proposte dei Comuni devono riferirsi ad ambiti urbani definiti dove è possibile individuare un insieme coordinato di interventi di riqualificazione e dare priorità a uno o più dei criteri individuati. Tra questi: l'immediata cantierabilità degli interventi; la capacità e modalità di coinvolgimento di soggetti e finanziamenti pubblici e privati; la riduzione di fenomeni di tensione abitativa, di marginalizzazione e degrado sociale; il miglioramento della dotazione infrastrutturale e l'efficientamento dei sistemi del trasporto urbano; il miglioramento della qualità urbana, del tessuto sociale e ambientale e il contenimento del consumo di nuovo suolo non edificato.

A titolo di esempio cito tre possibili progetti per il "piano città": la scuola Racagni, la Stazione ferroviaria, l'area ex-Salamini. Tre zone con problematiche e situazioni diverse, su cui però è estremamente utile riflettere e valutare se i requisiti richiesti dal "piano città" possono essere ricompresi".

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