rotate-mobile
Cronaca Fornovo di Taro

Picchiata e costretta ad assumere eroina dal compagno: 20enne salvata da una foto su WhatsApp inviata al padre

Una ragazza di Fornovo, che conviveva da un anno con il compagno 27enne, è uscita da un incubo durato per mesi: vessazioni di ogni tipo, botte, minacce, pedinamenti. E la droga per tenerla sotto controllo

Una storia traumatica di violenza e droga, di gelosia e costrizioni. Un incubo durato un anno che è finito solo grazie ad una foto inviata su WhatsApp. La protagonista di questa storia di violenza è una 20enne di Fornovo: l'aggressore è il suo compagno, un 27enne dello stesso paese, con il quale conviveva da circa un anno all'interno di un appartamento del paese. Per mesi e mesi la donna ha subito vessazioni e costrizioni di ogni tipo: oltre ai calci, ai pugni, alle violenze ed ai ricatti anche l'obbligo di assumere eroina. L'uso della sostanza stupefacente permetteva al compagno violento, che ne faceva regolarmente suo, di controllare maggiormente la sua vittima, rendendola docile, allo scopo di averla sotto il suo totale controllo.

Anche in conseguenza dell'assunzione forzata di droga la ragazza non è mai riuscita a denunciare la situazione: oltre alle botte doveva subire anche i pedinamenti e il divieto di recarsi fuori di casa da sola, se non per andare al lavoro. Nell'ottobre di quest'anno la 20enne ha inviato una foto su WhatsApp al padre che vive e lavora in Germania. L'uomo, vista la foto che ritraeva la figlia con i segni delle botte e le ferite sanguinanti, ha avvertito i carabinieri, che hanno fatto irruzione nell'appartamento per arrestare il 27enne. Nella sua abitazione i militari di Medesano hanno trovato anche cinque piantine di marijuana alte 30 centimetri, oltre a bilancini e materiali per il confezionamento. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Picchiata e costretta ad assumere eroina dal compagno: 20enne salvata da una foto su WhatsApp inviata al padre

ParmaToday è in caricamento