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Cronaca

Suicidio del consigliere Ablondi: la Procura indaga sul movente

E' iniziata l'autopsia sul corpo dell'esponente leghista che si è ucciso lanciandosi nel vuoto: secondo indiscrezioni il gesto potrebbe essere legato alla questione della firma falsa per la lista de La Destra

E' cominciata all'istituto di medicina legale di Parma l'autopsia sul corpo di Pier Angelo Ablondi, il consigliere provinciale della Lega Nord che si è ucciso lanciandosi nel vuoto dall'appartamento in cui viveva con la moglie e due figli nella città emiliana. L'autopsia è stata disposta dal Pm Fabrizio Pensa, titolare del fascicolo d'inchiesta sul decesso dell'esponente politico. La Procura sta cercando di risalire alle cause del gesto, che secondo indiscrezioni di ambienti giudiziari potrebbe essere legato all'inchiesta aperta su una firma falsa contenuta nella lista presentata dal partito La Destra per le comunali del 6 maggio. Uno dei firmatari, l'ex pallavolista Claudio Galli, aveva sporto denuncia sostenendo di non aver mai firmato a sostegno della lista La Destra, di cui proprio Ablondi aveva autenticato le firme depositate.

Sempre secondo indiscrezioni non confermate, Ablondi avrebbe scritto una lettera, trovata poi dagli inquirenti tra le sue carte; gli investigatori starebbero cercando di capire se possa essere legata alla tensione di un' indagine che avrebbe potuto riguardarlo personalmente. Un'altra ipotesi fa invece riferimento alle sue condizioni di salute: Ablondi negli ultimi due anni aveva affrontato con determinazione una grave malattia e le cure successive, le sue condizioni psicologiche potevano essere particolarmente fragili. Gli inquirenti escludono invece tassativamente qualunque coinvolgimento del consigliere nelle vicende relative all' utilizzo dei fondi pubblici di finanziamento ai partiti che hanno coinvolto la Lega Nord.

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