rotate-mobile
Cronaca

Pizzarotti ritira la candidatura per la Provincia. E parla al Movimento: "Confronto, non dogmi"

Il sindaco mette in chiaro le cose su Facebook: "Si devono aprire nuovi dibattiti all’interno del MoVimento, con la consapevolezza che il più alto progresso di una Comunità lo si raggiunge col confronto e non con i dogmi"

Dopo le polemiche degli ultimi giorni il sindaco Federico Pizzarotti mette in chiaro alcune cose, utilizzando il suo profilo Facebook, ed annuncia il ritiro della candidatura per le elezioni Provinciali. 

IL POST DI PIZZAROTTI. "Ho letto che mi sarei candidato per le Provinciali. Prima cosa: non mi candido per le Provinciali. E’ stata una riflessione ponderata e doverosa. Preziosi sono stati anche i contributi arrivati dalla rete. Ciò che è stato e che è tuttora un dialogo tra 46 sindaci che rappresentano 400 mila abitanti e una Provincia in emergenza, per i giornali si è trasformato in giochi di alleanze o quant’altro.

Eppure ho espresso alla stampa e su questa pagina, non più tardi di un mese e mezzo fa, quello che pensavo e che penso ancora. Lo ribadisco, in modo chiaro e coerente: in questi mesi ai sindaci ho chiesto di anteporre gli interessi del territorio rispetto a logiche di spartizione. La Provincia, a differenza del passato, non dovrebbe più essere un campo di battaglia tra partiti e movimenti. Finché sarò sindaco sosterrò l’idea che non si debbano fare lotte sulla pelle dei nostri concittadini. Nessuno, partito o movimento, dovrà mettere il proprio cappello sul nostro territorio, amato ma sofferente, anche a causa di un disastro ambientale che ha lasciato ferite ancora evidenti.

La Provincia non dovrà essere rappresentata da nessun partito, ma dalle sue Istituzioni, considerando giusto che a farlo siano i soli sindaci della Provincia. Questo ho chiesto alla luce del sole. Su questo si è basato il dialogo. Il Comune di Parma ha il dovere e la responsabilità di dire ciò che pensa, ha il dovere di affrontare i problemi assieme a tutti i 46 sindaci del territorio. Ha il dovere di rappresentare gli interessi della città e non di lavarsene le mani, perché rappresentare 190 mila abitanti vuol dire accettare anche l’idea di chi non la pensa come noi, poiché non è meno cittadino degli altri.

Con questa Riforma, inutile, ma di fatto esistente, si apre un nuovo scenario: le competenze della Provincia riguardano l’Edilizia scolastica, la difesa del Territorio, la Mobilità, ma anche l’Ambiente: quell’inceneritore che tanto abbiamo contrastato e che in tutta Italia contrastiamo è proprio lì, a portata di mano, tra i poteri della Provincia. Si devono aprire nuovi dibattiti all’interno del MoVimento, con la consapevolezza che il più alto progresso di una Comunità lo si raggiunge col confronto e non con i dogmi. 

Questo perché un giorno, se riusciremo, le Province non esisteranno più, ma potrebbero far posto ad altre forme di rappresentanza, come ad esempio le Aree Vaste. Ci saranno nuove competenze per i sindaci e i Consigli Comunali, nuove forme di governo. In quel caso faremo finta di niente o affronteremo il dibattito? Lavoreremo per migliorare il territorio o evitare di rappresentarlo? Lavoreremo per rispondere alle esigenze dei cittadini o ci alzeremo dal tavolo della discussione? Queste cose vanno dette, vanno pensate, per responsabilità e perché è giusto affrontare i temi che riguardano il nostro Paese, anche nelle forme più piccole di rappresentanza. Il Movimento 5 Stelle deve affrontare questi temi, il prima possibile. Anche a partire da domani.

E in ultimo in questi tre mesi di dialogo con tutti i sindaci della Provincia ho avuto modo di apprezzare un nuovo aspetto fondamentale della politica. Un qualcosa che si può imparare solo quando si governa: il dialogo aiuta a risolvere i problemi. Il dialogo è la forza viva dell’essere Comunità, perché essicca le sorgenti dell’egoismo. Il dialogo è ciò che manca in questa Italia disastrata da lotte intestine, da accoltellate alle spalle, dai franchi tiratori, dagli arrivisti e dagli opportunisti. Quindi ringrazio i sindaci di tutta la Provincia, perché insieme abbiamo avuto modo di dimostrare di essere una cosa viva, all’altezza della sfida di questi tempi, all’altezza delle aspettative dei nostri concittadini. Ringrazio i sindaci perché hanno capito, come me, che i problemi non rimangono in eterno, ma possono essere risolti se davvero è nostra intenzione affrontarli. Non ho stima per alcuni consiglieri e rappresentanti del Partito Democratico, che ancora una volta, l’ennesima, hanno dimostrato il proprio menefreghismo, anteponendo il proprio interesse a quello dei nostri concittadini, scegliendo di correre per sé, fregandosene espressamente del concetto di territorialità e conformità del territorio".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pizzarotti ritira la candidatura per la Provincia. E parla al Movimento: "Confronto, non dogmi"

ParmaToday è in caricamento