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Cronaca

"Mancanza di personale e aumento dei carichi di lavoro": protesta della Polizia Penitenziaria

Il Sinappe ha indetto un presidio il 30 settembre davanti alla Certosa di Parma

Il Sinappe promuove il 30 settembre un sit-in davanti alla Certosa di Parma per "protestare affinchè l'Amministrazione Penitenziaria si faccia finalmente carico dei problemi degli istituti di pena di Parma. Ecco i punti elencati dal sindacato. "Inaccettabile sottovalutazione della peculiarità, da parte dell'Amministrazione Penitenziaria, dell'istituto ducale, ove sono ospitati detenuti 41 bis, AS1, AS3, paraplegici, detenuti con patologie gravi, 14 bis, comuni e comuni pericolosi; Carenza d'organico dovuta anche ai numerosissimi distacchi in uscita (più di 100), tra cui quelli dal Carcere alla Scuola di Formazione di Parma, disposti, tra l'altro, senza alcun criterio selettivo ne alcuna valutazione sull'incidenza di tali provvedimenti sull'organizzazione del lavoro della sede di provenienza e di quella di destinazione; Aumento lavoro straordinario, revoca riposi, accorpamento posti di servizio, difficoltà a garantire attività trattamentali e lavorative, strumento di rieducazione dei detenuti e di riduzione delle tensioni interne; Apertura dei cantieri per la costruzione di un nuovo padiglione da 200 posti e internalizzazione del bar spaccio fino ad oggi gestito da una cooperativa sociale senza un congruo aumento del personale già in difficoltà ad affrontare gli insostenibili ritmi lavorativi; Mancanza di formazione specifica per la gestione delle nuove modalità custodiali con particolare riferimento all'apertura dei detenuti nei reparti detentivi e assenza di dispositivi di protezione individuale e di adeguati strumenti di contenzione; Aumento esponenziale, nell'ultimo anno, di aggressioni al personale ed eventi critici; Presenza di un numero spropositato di detenuti ammalati, anche nelle sezioni ordinarie, tutti in attesa di essere assegnati all'ex Centro diagnostico Terapeutico, oggi denominato SAI, di difficile gestione sia dal punto di vista sanitario che da quello della sicurezza interna, per la non facile integrazione e interazione coi detenuti in buona salute; Nucleo Traduzioni e Piantonamenti allo sbando con poliziotti costretti a rinunciare ai riposi settimanali ed ai congedi, all'effettuazione di turni di 12 ore e a più servizi nella medesima giornata lavorativa.

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