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Cronaca

Distretto del pomodoro: nel 2013 calano le superfici contrattate

Le superfici contrattate pari a 32.013 ettari, risultano in calo dell'8,4 per cento (- 2.923 ettari) rispetto al 2012. "Le difficoltà economiche sono il motivo dell'allungamento dei tempi di contrattazione

Le difficoltà nella filiera – sia sotto il profilo industriale che agricolo, per di più quest’anno acuite dal maltempo – non mancano, ma la compattezza e la determinazione del Distretto del Pomodoro da Industria del Nord d’Italia hanno permesso di arrivare – seppur con inevitabili tempi lunghi - al deposito di 145 contratti per la campagna 2013 del pomodoro da industria dalla cui analisi emerge – proprio a causa delle difficoltà del comparto industriale e di quello agricolo aggravate dal maltempo – che le superfici contrattate pari a 32.013 ettari, risultano in calo dell’8,4 per cento (- 2.923 ettari) rispetto al 2012 e in riduzione del 15,5 per cento (-5.878 ettari), se si compara il valore con quello del 2011.

Sono questi i primi dati resi noti dal Distretto del Pomodoro da Industria del Nord Italia - l’organizzazione interprofessionale che rappresenta, con le ultime adesioni, oltre il 99 per cento del pomodoro da industria del Nord Italia - in base alla raccolta dei dati relativi alla contrattazione tra Op, industrie private e cooperative aderenti.

"Le difficoltà economiche del settore, sia per la parte agricola che per quella industriale – commenta il Distretto – sono il principale motivo dell’allungamento dei tempi della contrattazione, con la parte agricola che deve fare i conti con scarsa redditività e costi di produzione in aumento, e le industrie che devono affrontare una fase recessiva di mercato e una forte competizione a livello internazionale. Dall’analisi dei primi dati disponibili emerge la conferma delle previsioni avanzate dal comparto agricolo in merito ad una scarsa propensione alla coltivazione del pomodoro, come testimonia la significativa riduzione delle superfici contrattate, a causa della scarsa attrattività della coltura del pomodoro per gli agricoltori anche in conseguenza della bassa redditività emersa dopo la campagna dello scorso anno".

"Questa riduzione risulterà ulteriormente accentuata con la raccolta dei dati finali, al termine di giugno, relativi alle superfici effettivamente trapiantate - affermano le organizzazioni dei produttori aderenti al Distretto - a causa di una primavera eccezionalmente piovosa che ha ritardato e reso molto difficili le fasi di preparazione dei terreni e i trapianti". Ciò ha portato alla rinuncia di superfici inizialmente previste da parte di molti agricoltori impossibilitati a procedere secondo i calendari previsti.

"Il nostro settore – spiega ancora il Distretto – sconta le conseguenze negative della fine, avvenuta due anni fa, del regime di sostegno comunitario alle superfici coltivate a pomodoro da industria previsto dall’OCM (Organizzazione Comune di Mercato). Il regime di aiuto comunitario garantiva un sostegno a tutta la filiera, dai produttori agricoli sino alle aziende di trasformazione, che in questi due anni hanno visto aumentare i costi della materia prima e ridurre la propria competitività, senza dimenticare gli effetti per gli stessi consumatori che potevano contare su prezzi dei prodotti finiti più contenuti. Il venir meno dell’aiuto comunitario ha rotto un equilibrio molto importante per il nostro settore e con le difficoltà in campo agricolo e industriale, aggravate dal maltempo, la conseguenza è stata quella di tempi molto lunghi per la contrattazione 2013 e una consistente riduzione delle superfici coltivate".

In un contesto simile il Distretto è stato lungimirante e flessibile nel prorogare i termini per la consegna dei contratti dai quali emerge comunque la riduzione delle superfici contrattate. Il trend negativo non deve essere sottovalutato, e va considerato anche nella discussione che riguarda la riforma della Pac se si vuole continuare a credere in un comparto, come quello del pomodoro da industria, che continua ad essere tra i pochi in grado di garantire lavoro in Italia. "La Pac – rimarca il Distretto – andrà rivista in modo da aiutare chi oggi opera in questo settore, e non tanto chi l’ha fatto o lo fece in passato".

Quelle rese note dal Distretto sono le prime indicazioni di riferimento per la campagna 2013. Considerando che le operazioni di trapianto sono avvenute in condizioni molto difficoltose e non sono ancora terminate, dati maggiormente chiari saranno comunicati all’inizio di luglio quando le Op potranno fornire informazioni definitive sulle superfici. Nel frattempo il Distretto rinnova la volontà, l’impegno e la coesione di tutti gli associati nell’agire nell’ottica della valorizzazione della qualità e della peculiarità delle produzioni del Nord d’Italia.

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