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Cronaca

Poste nel caos per il nuovo modello: il 2 maggio presidio dei portalettere

LC CGIL, SLP CISL e UILPOSTE UIL di Parma annunciano anche lo sciopero degli straordinari dal 9 al 26 maggio di tutti gli addetti al recapito e uffici postali dell'Emilia Romagna

Le organizzazioni sindacali provinciali di categoria di SLC CGIL, SLP CISL e UILPOSTE UIL di Parma comunicano che il giorno 2 maggio a partire dalle ore 15, in concomitanza con l'incontro tra organizzazioni sindacali, Presidente della Provincia di Parma, Sindaci e Parlamentari, si terrà un presidio di tutti i portalettere di Parma e Provincia per denunciare la situazione del recapito postale.

In città dal 22 febbraio scorso, in provincia dalla fine del mese di maggio, l'azienda ha introdotto un nuovo modello di recapito basato sulla consegna a giorni alterni della corrispondenza, la riduzione delle zone di recapito e dei portalettere.

Il nuovo modello non funziona. È impossibile recapitare regolarmente la corrispondenza, si accumulano tonnellate di giacenza. I postini fino ad oggi (da oltre 2 mesi) hanno cercato di sopperire garantendo la loro presenza anche al di fuori del normale orario di lavoro, gratuitamente e in straordinario. 

Nel frattempo, Poste, contrariamente a quanto afferma il suo Amministratore Delegato e nonostante le proposte delle Organizzazioni Sindacali, non ha adottato nessuna soluzione idonea a risolvere i disservizi a Parma e a prevenirli nei centri della provincia. Poste italiane è inadempiente: le conseguenze le pagano cittadini, imprese e lavoratori.

L'obiettivo condiviso da organizazioni sindacali e maggioranza dei lavoratori era migliorare la qualità e l'efficienza del servizio, diversificare l'offerta di servizi alla clientela, ridurre sprechi e costi, rilanciare il settore del recapito (puntando anche su consegna di pacchi e e-commerce), evitare lo scorporo del recapito dal resto dell'azienda per poter continuare a garantire il servizio universale su tutto il territorio e quindi l'unicità dell'azienda e, infine, salvaguardare i posti di lavoro. A fronte dei sacrifici richiesti ai portalettere, l'azienda s'impegnava ad effettuare investimenti in mezzi, strumenti, macchinari necessari per garantire il funzionamento del nuovo sistema di recapito. Cosa che non è avvenuta o per lo meno solo parzialmente e, comunque, senza risultati significativi.

In considerazione del fatto che la stessa situazione di Parma si sta verificando in altre province della regione e che i problemi nel recapito provocano ritardi nelle immissioni di personale negli uffici postali, lasciando in difficoltà personale e clientela, SLP CISL, SLC CGIL, UILPOSTE e FAILP CISAL dell'Emilia Romagna hanno proclamato lo sciopero di ogni prestazione straordinaria a partire dal 9 maggio e fino al 26 maggio di tutti i dipendenti di Poste del recapito e degli uffici postali della regione.

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