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Cronaca Colorno

Prefabbricati Parma, 46 lavoratori verso la liquidazione: domani incontro all'Upi

Dopo polemiche sfociate anche con presidi da parte dei lavoratori per la mancata ricezione di 2 mensilità, la scelta di procedere verso il concordato liquidatorio e il possibile affitto di un ramo d'azienda. Previsto un incontro all'Upi con i soci

Quella della Prefabbricati Parma è l'ennesima vicenda emblematica della difficile situazione economica di grandi aziende del parmense segnate da un calo delle richieste e destinate alla chiusura. Una vertenza iniziata nel marzo scorso, quando una delegazione di lavoratori aveva deciso di indire un presidio di protesta davanti alla sede dell'azienda a Colorno, per la mancata ricezione di due mensilità e a seguito della notizia della presentazione di concordato in continuità.

Una situazione intricata, anche per le dinamiche interne che, secondo quanto confidato da alcuni dipendenti, sarebbero caratterizzate da continui dissidi tra i soci che nel corso dei mesi avrebbero reso sempre più difficile il raggiungimento di un accordo. Si tratta di 46 lavoratori che da mesi vivono nella totale incertezza sul proprio futuro lavorativo, dopo essere venuti a conoscenza della richiesta di cassa integrazione straordinaria avevano indetto sin da subito una protesta, anche per sottolineare pubblicamente di non aver ricevuto risposte su come l'azienda avrebbe proceduto per il pagamento degli arretrati.

Da allora, dopo 3 mesi, la situazione si è evoluta con alcuni incontri alla presenza della rappresentanza sindacale che ha sempre ribadito la richiesta di conoscere le intenzioni dell'azienda in merito a una possibile ricapitalizzazione ed esternalizzazione di alcune fasi di lavorazione. Ora proseguono le pressioni per il saldo degli arretrati, mentre l'azienda è passata dalla richiesta di un concordato in continuità a uno liquidatorio, per il quale ha tempo sino al 6 luglio prossimo per presentare i documenti. Secondo indiscrezioni, alcuni soci sarebbero disposti a procedere per l'affitto di un ramo d'azienda, ma per conoscere le reali intenzioni dei vertici si dovrà attendere domani 13 giugno quando nella sede dell'Unione Parmense Industriali si terrà un incontro in merito. "In questi giorni i lavoratori finiranno di lavorare - sottolinea Mauro Toscani, Filca Cisl - se i soci non riescono a trovare un accordo che potrebbe prevedere anche la cessione di quote per favorire un eventuale affitto di ramo d'azienda, la Prefabbricati Parma rischia di non avere futuro". Dopo l'incontro di domani, per venerdì 14 è prevista la convocazione di un'assemblea con i lavoratori per comunicare loro quanto discusso all'Upi e valutare eventuali iniziative di protesta.

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