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Cronaca Lubiana / Via Alessandro Volta

Cinema contro la violenza di genere: al via la rassegna 'Mi prendo e mi porto via'

Il Cineclub Zelig, con il Centro Antiviolenza e la Cgil di Parma promuovono la rassegna cinematografica "Mi prendo e mi porto via - Quando il cinema racconta il desiderio di libertà": l'esordio martedì 19 novembre

Nell'ambito delle iniziative organizzate in vista del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Cineclub ZELIG, in collaborazione con l’Associazione Onlus Centro Antiviolenza e la Cgil di Parma, e con il patrocinio di Comune e Provincia di Parma, promuovono la rassegna cinematografica "Mi prendo e mi porto via – Quando il cinema racconta il desiderio di libertà". L’iniziativa nasce da un’idea del Cineclub Zelig oltre che dall’impegno dell’Associazione Centro Antiviolenza, del suo Centro Studi e di Cgil Parma (e in particolare del suo Coordinamento Donne) a fare della giornata internazionale contro la violenza alle donne un’occasione di riflessione su un fenomeno che non sembra purtroppo registrare significative inversioni di tendenza, ma anche sulle relazioni uomo-donna nel rispetto della differenza di genere.

Al 30 giugno scorso ben 126 donne si erano già rivolte al Centro Antiviolenza di Parma. E su scala nazionale, anche quest'anno sono già più di cento le vittime di femminicidio, senza contare le innumerevoli donne offese fisicamente e psicologicamente da comportamenti maschili che affondano in una cultura radicata e difficile da camobattere. È significativo che il rigetto di questa cultura si manifesti pubblicamente in tante iniziative promosse da giovani donne e uomini, da associazioni maschili e da tutti coloro che rifiutano di trovare giustificazioni agli abusi e alle violenze a danno delle donne, ma anche da chi si interroga sulle relazioni tra i generi.

La rassegna “Mi prendo e mi porto via” intende rappresentare un altro piccolo tassello di questa grande campagna contro ogni assuefazione e ogni lettura giustificativa di un atteggiamento profondamente misogino. Perché, anche se la legislazione ha indubbiamente fatto passi in avanti, esiste ancora un fronte profondamente arretrato dal punto di vista culturale, fatto di uomini, ma anche di luoghi comuni che vedono nella donna la “vittima”, la parte debole e che dimenticano che la donna ha un ruolo di forza, di promozione dell'intera società. Il titolo della rassegna vuole appunto dare il segno della necessità di ambire a un quotidiano in cui le donne devono avere gli strumenti e le risorse per essere protagoniste della loro vita, in cui le donne devono sapere che troveranno aiuto, sostegno e una società consapevole della forza e delle capacità delle donne.  Le donne devono poter prendere la propria vita nelle loro mani e diventarne protagoniste.

La rassegna, a cura di Alessandro Gastaldo del Cineclub Zelig e il cui titolo evocativo è stato tratto dall’omonimo libro a cura di Giuditta Creazzo, si articola in 5 serate in cui vengono presentati 8 titoli tra corti e lungometraggi, di cui due anteprime assolute (Il passato e La moglie del poliziotto). Il primo appuntamento in calendario è per martedì 19 novembre, la serata conclusiva sarà il 16 dicembre. Tutti i titoli in cartellone saranno proiettati al cinema Astra di Parma, in piazzale Volta, 3. Per informazioni: Cinema Astra, Piazzale Volta, 3, PARMA, tel. 0521 960554. Biglietti: intero € 6,00, ridotto € 4,50 (Studenti, anziani, iscritti CGIL). Abbonamento: € 15,00, Iscritti CGIL € 12,00

MARTEDÌ 19 NOVEMBRE

Ore 21,10 Sounds of life (Italia, 2010, 5’) 

Il regista napoletano affronta la violenza sulle donne con un insolito cortometraggio in chiave musicale e con la precisa volontà di evitare gli stereotipi che ricorrono ogni qual volta si parla di questo tema. Terzo classificato al concorso europeo Action for women 2010 e vincitore nello stesso anno del premio della critica al Festival 

21,15 Il passato (Francia, 2013, 130’) ANTEPRIMA 

Dopo essersi fatto apprezzare in tutto il mondo con About Elly (Orso d’argento a Berlino) e Una separazione (film che ha vinto 60 premi internazionali fra cui l’Oscar per il miglior film straniero!), il regista iraniano Asghar Farhadi conferma con Il Passato le sue doti straordinarie di sceneggiatore e regista, affermandosi come uno dei più importanti cineasti di questi ultimi anni. Non è un caso se all’ultimo festival di Cannes il suo film ha ottenuto i premi come miglior film per la Giuria Ecumenica e migliore interpretazione femminile (Bérénice Bejo). Farhadi si addentra nei delicati rapporti familiari fra uomo e donna e nella difficoltà nel gestire separazione e divorzio. Marie, la straordinaria protagonista del film, ci ricorda che, per guardare avanti nelle nostre esistenze, è indispensabile prendere atto del passato, accettarlo, affrontarlo, evitando di rimuoverlo per renderne più accettabile il peso. 

LUNEDÌ 25 NOVEMBRE

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Ore 20,00 Incontro con il Centro Antiviolenza e la CGIL di Parma 

Ore 20,45 La moglie del poliziotto

(Germania, 2013, 175’) ANTEPRIMA - V.o. con sottotitoli in italiano. 

Il regista tedesco Philip Gröning, autore dell’apprezzatissimo Il grande silenzio, con questo film realizza un vero e proprio esperimento narrativo, di quelli che mettono a dura prova lo spettatore (quasi 3 ore scandite ossessivamente in 59 capitoli), ma che può essere definito come una delle poche opere di Venezia 2013 che ha lasciato veramente il segno. Gröning ci porta con dolcezza tra le pieghe di un dolore intimo e della violenza domestica e fa a pezzi la vita familiare , per raccontare come il male si nasconda nella banalità della vita quotidiana. Vincitore del Premio Speciale della Giuria alla 70a Mostra del Cinema di Venezia. 

LUNEDÌ 2 DICEMBRE

Ore 21,00 La casa di Ester (Italia, 2012, 16’) 

Chiodini porta sullo schermo il dramma, attuale e purtroppo diffuso, della violenza domestica su una giovane moglie da parte di suo marito. Una donna, che, però, prende coscienza di sé, recuperando un passato mai del tutto dimenticato. Un racconto surreale, coinvolgente, con una buona regia, ottimi interpreti e un finale sorprendente. Globo d’oro per il miglior cortometraggio e premio speciale dell’Unesco per i diritti umani. La conquista di una semplice bicicletta da parte di una giovane donna araba come simbolo di emancipazione e libertà delle donne e di lotta a una “violenza” sociale, religiosa e psicologica verso il mondo femminile. Haifaa Al Mansour, una donna coraggiosa e caparbia, è la prima regista donna dell’Arabia Saudita, paese in cui la Settima Arte è vietata e dove non esistono sale cinematografiche. Girare il film è stato complicatissimo in un Paese in cui le donne sono segregate, non possono uscire in strada, lavorare con uomini e tanto meno dare loro indicazioni su cosa fare e come farlo. Un film che ha raccolto ben 14 premi in festival di tutto il mondo (Venezia, Dubai, Friburgo, 

LUNEDÌ 9 DICEMBRE

Ore 21,00 Il mio primo schiaffo (Italia, 2010, 8’) 

Il regista vicentino Ceron affronta il delicato tema della violenza domestica contro le donne con una trama che sviluppa in parallelo la storia di due donne, un’adulta e una bambina, vittime del medesimo dramma. Vincitore nel 2010 del concorso europeo Action for women. Nell’Afghanistan devastato dall’integralismo islamico e dalla dominazione maschile, che soffocano ogni possibile individualismo femminile, una giovane madre afghana deve assistere il marito mujaeddhin, ridotto in coma dopo un scontro con un compagno d’armi. La donna deve combattere con la mancanza di denaro e per questo deve affidare le bambine a una zia. Da quel momento e dopo una importante novità la donna comincia a trovare il coraggio di confidare al coniuge segreti inconfessabili in precedenza. La “pietra” del film è una pietra magica alla quale è possibile raccontare tutti i segreti, le sofferenze e le difficoltà. Miglior interpretazione femminile per Golshifteh Farahani al Gijón International Film Festival 2012. 

LUNEDÌ 16 DICEMBRE

Ore 21,00 Miss Violence (Grecia, 2013, 99’) Il film del regista greco Alexandros Avranas, passato in concorso a Venezia 2013, ha vinto quattro premi: il Leone d’argento per la miglior regia, la Coppa Volpi per il miglior attore (Themis Panou), il premio Arca Cinema Giovani come miglior film ed il premio Fedeora come miglior film dell’area Euro-Mediterraneo. Nella famiglia di una undicenne tutto sembra andare per il verso migliore, se non fosse che l’adolescente nel giorno del suo compleanno si suicida buttandosi dalla finestra…

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