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Cronaca

'100 anni dalla Grande Guerra': collezionismo militare a Palazzo Ducale

La mostra è promossa dal Ministero della Difesa e dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Parma con la collaborazione del Comune di Parma, Associazione Nazionale Carabinieri- Parma, Associazione Nazionale Bersaglieri - Parma e Associazione Nazionale Alpini- Parma

Dal 24 maggio al 2 giugno, in occasione delle Celebrazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale, il Palazzo Ducale ospiterà all’interno delle sue sale la mostra “100 anni dalla Grande Guerra” in cui verranno esposti oggetti di collezionismo militare del ‘900, grazie ai prestiti dei collezionisti Alessandro Priori e Ermanno Albertelli, e opere pittoriche a tema militare dell’artista Vittorio Ferrarini.

La mostra è promossa dal Ministero della Difesa e dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Parma con la collaborazione del Comune di Parma, Associazione Nazionale Carabinieri- Parma, Associazione Nazionale Bersaglieri - Parma e Associazione Nazionale Alpini- Parma. Contestualmente alla mostra al pubblico verrà concessa anche la possibilità di visitare le sale affrescate.

La mostra, e il Palazzo Ducale, saranno aperti da domenica 24 maggio fino a martedì 2 giugno, dalle 9 alle 12, ad ingresso libero. Per gruppi e scuole è necessaria la prenotazione al numero 0521.537677/8 (dalle 9 alle 12). Per informazioni su guide turistiche si può contattare lo IAT (Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica ) al numero: 0521-218889.

Sempre domenica 24 maggio, alle ore 18, si terrà presso la Sala Concerti della Casa della Musica il momento conclusivo delle celebrazioni promosse dal Comune di Parma per ricordare il  Centenario dell'entrata del nostro paese nella Prima Guerra Mondiale alla presenza del Presidente del Consiglio del Comune di Parma, Marco Vagnozzi. 

A seguire andrà in scena il recital “Figlio mio bello addio'. Musiche e lettere della Grande Guerra” con Mascia Foschi e al pianoforte Enrico Padovani che racconterà con musiche, parole e immagini un lavoro di tessitura sociale che consentì di salvare i fondamenti della vita.

I due protagonisti andranno immaginati in ufficio postale di un piccolo paese, dove il rumore dei mortai che risuonano in trincea non arriva, ma si sente un altro suono: quello della carta da lettere stropicciata per essere aperta e letta e quella della punta di china che inchiostra in bella grafia parole di affetto e conforto per gli uomini lontani da casa. Il Centro Studi Musica e Grande Guerra dedica alle donne questo progetto che apre una finestra significativa sulla tragedia della Grande Guerra. L’ingresso è libero e gratuito, fino ad esaurimento posti.

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