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Cronaca

Primarie, da Parma i rinnovatori del Pd: "Stop a personalismi e antipatie"

Tra i firmatari dell'appello, arrivato in redazione dalla mail 'Un nuovo Pd a Parma', c'è l'ex consigliere comunale Matteo Caselli e Piera Rovito. "Chiudere una stagione contraddistinta da divaricazioni"

"Siamo un gruppo di cittadini, iscritti, militanti e simpatizzanti del Partito Democratico -inizia la lettera inviata in redazione dalla mail 'Un Nuovo Pd a Parma'- che intendono essere in campo nel territorio di Parma e della sua Provincia per il rinnovamento della politica ed il cambiamento nella società italiana e parmigiana. Le Primarie del Centrosinistra di pochi giorni fa, con le oltre tre milioni di persone coinvolte, hanno dimostrato quanto la politica possa ancora mobilitare e coinvolgere i cittadini. Milioni di persone hanno accettato con entusiasmo la sfida delle Primarie, scegliendo il candidato Presidente del Consiglio della loro coalizione e partecipando ai costi delle consultazioni, nonostante la gravissima crisi economica in corso. In un momento in cui la politica è spesso lontana dalle aspettative delle persone, questa esperienza rappresenta un’inversione di rotta da valorizzare al massimo: consideriamo quindi positivo l’utilizzo delle elezioni primarie per la predisposizione della liste del Partito Democratico per le prossime elezioni.

I FIRMATARI DELL'APPELLO. Carlotta Pontrelli, Davide Malvisi, Piera Rovito, Matteo Ulivieri, Tiziano Manghi, Matteo Caselli, Salvatore Bono, Francesco Trigiante, Luca Scarsella, Francesco De Vanna, Giuseppe Negri, Annamaria Nigro, Alfonso Donnici, Manuel Dall’Orto, Dario Danni, Francesca Mastracci, Pastorino Edoardo, Nicola Cesari, Federico Morza, Diego Berta

Questo esperimento deve rappresentare un precedente: da oggi in avanti il Pd utilizzi sempre le Primarie per le sue candidature ad ogni organo rappresentativo. Ognuno di noi sceglierà se impegnarsi in prima persona in questa brevissima campagna elettorale e chi sostenere: siamo e rimarremo comunque impegnati perché il Pd che vogliamo costruire nel nostro territorio sia chiaro su alcune questioni che noi riteniamo fondamentali.

1.  Stop del personalismo: attraverso le Primarie pensiamo si possa limitare l’eccesso di personalismo che pare contraddistinguere il volto del PD nel nostro territorio. Riteniamo fondamentale chiudere una stagione contraddistinta da antipatie e divaricazioni tra persone e orientare la discussione sul merito delle scelte politiche che ci attendono;

2.      Rispetto delle regole:  Il Pd in cui crediamo fa della partecipazione e del rispetto delle Regole i suoi tratti distintivi. Siamo contrari alle deroghe; auspichiamo comunque che ai dieci parlamentari cui è stata concessa una deroga per ripresentarsi alle elezioni sia richiesto di presentarsi alle Primarie per riottenere una candidatura.  Riteniamo altresì imprescindibile un limite chiaro all’accumulazione di incarichi.

3.      Rinnovamento dei gruppi dirigenti: il Pd che vogliamo sarà capace di proporre al paese, nel caso in cui fosse chiamato al Governo, una classe dirigente nuova, rinnovata rispetto a quella con cui ha governato il Paese in alcune occasioni negli ultimi anni. Allo stesso modo, riteniamo imprescindibile che il Pd della Provincia di Parma sappia promuovere, nelle posizioni di principale responsabilità, un profondo ricambio. Nel Pd che vogliamo tutti possono trovare un modo per partecipare, tutti sono importanti, nessuno è fondamentale. Il doveroso cambio della cosiddetta “prima linea” non può sacrificare l’esperienza e la competenza di chi ha dedicato tempo e passione alla cosa pubblica.

D’ora in avanti ognuno di noi si occuperà del Partito Democratico della Provincia di Parma prescindendo dalle proprie preferenze nazionali : la complessità della situazione politica di Parma impone che si sappia andare oltre i posizionamenti e le correnti, collaborando per dare al nostro Partito e al nostro territorio una Sinistra finalmente capace di tornare a vincere la sfida del cambiamento. Questi temi saranno al centro del nostro impegno nel Pd per i prossimi anni; proporremo altresì queste questioni a chi si candiderà alle elezioni primarie per il Parlamento".

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