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Cronaca

Processo Bonsu, pene esemplari e 500mila euro di risarcimento

Il pm Licci: "Emmanuel Bonsu è il 'negro' che diventa ad un certo punto di questa storia il 'palo' di uno spacciatore soltanto perché è un 'negro'". Per gli otto vigili pene dai 6 ai 9 anni di reclusione

La pm Roberta Licci ha chiesto pene che vanno da un minimo di sei anni e nove mesi ad un massimo di nove anni e tre mesi di reclusione per gli otto agenti della polizia municipale accusati tra l'altro del pestaggio, degli insulti razzisti e di sequestro di persona nei confronti del giovane studente ghanese Emmanuel Bonsu Foster. Il ragazzo fu arrestato "illegittimamente" dal Nucleo di Pronto Intervento della Municipale il 29 settembre del 2008, nel corso di un'operazione antidroga nel parco Falcone e Borsellino e poi malmenato e insultato a lungo.

L'accusa ha argomentato per circa otto ore le ragioni per le quali gli otto imputati, su avviso, devono essere condannati. "Emmanuel Bonsu è il 'negro' che diventa ad un certo punto di questa storia il 'palo' di uno spacciatore soltanto perché è un 'negro'. L'aggravante razziale contraddistingue questa vicenda". Così in uno dei passaggi della sua requisitoria la pm Licci. Il sostituto ha puntato il dito, in particolare, nei confronti del malinteso spirito di corpo che ha animato tutti gli imputati a giudizio sin dalle prime battute della vicenda Bonsu. "Ancora oggi - ha detto - non si sa chi ha colpito all'occhio sinistro Bonsu. In quest'aula nessuno degli imputati si è finora alzato per dire 'mi dispiace'. Gli agenti, l'ispettore e il commissario capo a giudizio hanno posto in essere una continua mistificazione degli atti per coprire quanto era accaduto e trarre in inganno l'autorità giudiziaria".

Per l'accusa il reato più grave posto in essere dagli otto vigili é "il falso ideologico aggravato". Perché "commesso da pubblici ufficiali che dovrebbero avere, invece, a cuore il bene comune". Per quattro degli imputati la pm ha chiesto l'interdizione in perpetuo dai pubblici uffici. Si tratta di: Mirko Cremonini (otto anni e sette mesi), Pasquale Fratantuono (nove anni e tre mesi), Stefania Spotti (otto anni e otto mesi), Simona Fabbri (nove anni). Per questi imputati richieste anche le pene più elevate.

Quanto agli altri vigili, chiesti sei anni e nove mesi di reclusione per Graziano Cecinato, sei anni e dieci mesi per Giorgio Albertini e Marco De Blasi. Per Andrea Sinisi chiesti sei anni e undici mesi di reclusione. Per questi agenti, oltre alle pene detentive, chiesta l'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni.

LA RICHIESTA DI RISARCIMENTO
Lorenzo Trucco e Maria Rosaria Nicoletti, i legali di Emmanuel Bonsu Foster, hanno chiesto una provvisionale di 500mila euro al termine delle conclusioni di parte civile nel processo nei confronti degli otto vigili di Parma accusati, tra l'altro, del pestaggio e degli insulti razzisti nei confronti del ragazzo ghanese. I legali di Bonsu hanno parlato per circa un'ora elencando le ragioni che legittimano la richiesta di risarcimento danni. "Emmanuel è un piccolo uomo in rivolta - ha detto l'avvocato Nicoletti - di fronte al sopruso e alla sopraffazione dice no e riafferma i propri diritti violati". Stando al legale, "l'unica preoccupazione che i vigili coinvolti e la pubblica amministrazione di Parma hanno è quella di salvare l'immagine, quando invece la cosa giusta sarebbe stata ammettere con umiltà quanto accaduto". Gli avvocati di parte civile hanno tirato i fili di una vicenda già riassunta ieri, in una requisitoria durata ben 8 ore, dalla pm Roberta Licci. "E' con amarezza mista a tristezza - ha detto l'altro difensore di Emmanuel, Trucco - che si parla di questa vicenda. E' questo il caso di una persona che, sottoposta a tutela dello Stato, viene maltrattata con brutalità soprattutto psicologica. Quello che è inquietante è la presunzione di impunità di tutti gli imputati coinvolti".

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