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Cronaca

Prostituzione, Bosi: "Speriamo che i nostri ragazzi in Parlamento facciano da apripista"

Marco Bosi: "Avendo toccato con mano la fatica con cui i Comuni tagliano i costi cercando di non intaccare i servizi mi chiedo come si possa far finta di niente. E mi chiedo anche: se non ora quando? Se non il Movimento 5 Stelle chi?"

"Oggi, come quasi ogni anno accade -scrive il capogruppo dei 5 Stelle Marco Bosi sul suo blog  è uscito sul principale quotidiano cittadino un reportage sulle lucciole che riempiono i marciapiedi delle nostre periferie. Sono passati ormai oltre 50 anni da quando, per la prima volta nella storia del nostro Paese, si è deciso di abolire le case chiuse. Peccato che la prostituzione contrariamente a quanto molti credano non sia reato. Questo ha di fatto peggiorato in maniera vergognosa la situazione. La prostituzione ovviamente non è sparita, ma è stata consegnata nelle mani della malavita. Negli anni il giro d’affari è cresciuto e le stime parlano di un giro d’affari di 50/60 miliardi di euro. Giovani ragazzine arrivano dall’Est Europa o dall’Africa. E anche in questo mercato c’è la concorrenza della Cina, che spesso si nasconde dietro centri massaggi. C’è poi la prostituzione maschile, di cui rarissimamente si parla. Insomma c’è una grande realtà multiforme che esiste, ci piaccia o meno. Lo Stato può allora provare a gestire quella realtà oppure voltarsi dall’altra parte e fingere che il problema non esista.

Peccato che questo tapparsi gli occhi ci costi, calcolatrice alla mano, tra i 10 e i 15 miliardi di euro. Se pensiamo che l’IMU prima casa ne valeva 4 e tutta l’IRAP arriva a 35 ci rendiamo conto delle proporzioni di questa assurda scelta. Sì perché qui non si tratta di discutere se è morale o meno la vendita del corpo. Qui si tratta di lasciare circa 70.000 lavoratori senza alcun diritto né dovere. Si tratta di non dare alle forze dell’ordine la reale possibilità di controllare questo mercato del lavoro gettando migliaia di disperate nelle mani della criminalità organizzata. Si tratta di preferire la (falsa) morale alla sicurezza sanitaria. Si tratta di rinunciare ad un gettito che da solo permetterebbe ai Comuni di riavere quanto è stato tolto negli ultimi 5 anni di spending review. Avendo toccato con mano la fatica con cui i Comuni tagliano i costi cercando di non intaccare i servizi mi chiedo come si possa far finta di niente. E mi chiedo anche: se non ora quando? Se non il Movimento 5 Stelle chi? Mi auguro che i nostri ragazzi in Parlamento trovino il coraggio di fare da apripista su un tema che è stato governato dall’ipocrisia e dire chiaramente che la legge Merlin ha fallito.

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