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Cronaca

Approvato il Bilancio previsionale 2017 della Provincia

Dopo il parere dell’Assemblea dei Sindaci, è arrivato anche il voto favorevole del Consiglio. Unanimità dell’Assemblea per le mozioni su siccità e chiusura uffici postali. Il Consiglio ha approvato la mozione sulla messa in sicurezza della viabilità provinciale. E’ entrato  in Consiglio Mari al posto di Vagnozzi

Doppia seduta istituzionale oggi a Palazzo Giordani. Prima l’Assemblea dei sindaci e poi il Consiglio provinciale hanno approvato la proposta di Bilancio previsionale della Provincia, rispettando quindi il termine del 30 giugno e tutti i vincoli imposti dalla normativa, compreso l’obbligo di pareggio. Il Presidente Fritelli e la dott.ssa Morelli del Servizio Bilancio hanno illustrato all’Assemblea  la proposta, già votata lunedì scorso dal Consiglio provinciale. Annunciati sacrifici per una serie di servizi: sgombro neve, manutenzione strade e scuole. Però già a luglio, grazie alle nuove entrate, si potrà applicare una variazione migliorativa in entrata, da riversare sulla manutenzione strade. Assolutamente insoddisfacenti gli investimenti, ma grazie ad entrate straordinarie (come la dismissione delle azioni di Ente Fiere), si potranno impiegare risorse su alcune emergenze, come il Ponte Verdi sul Po. Vi è l’impegno a investire tutte le entrate future da alienazioni in manutenzione e messa in sicurezza, per contenere i disagi dei cittadini. Sull’edilizia scolastica la situazione è migliore, grazie ai Decreti mutui, quindi si potranno portare avanti le ristrutturazioni avviate.
In calo le entrate tributarie da Rc auto di quasi 4 milioni di euro in 4 anni, drammatico il prelievo statale, che ammonta a oltre 16 milioni di euro su un bilancio di quasi 90 milioni.

Le spese per nuovi investimenti sono pari a oltre 21 milioni di euro. Contrario il voto di Lucchi, sindaco di Berceto, per protesta contro i danni della riforma Del Rio che ha ridotto le competenze della Provincia, contro i prelievi statali esagerati, contro le dismissioni azionarie di Ente Fiere e Autocisa, che portavano sostanziosi introiti alle casse provinciali, contro la gestione della vicenda Tep e contro la gestione dell’esodo del personale.
Canova, Delegata al Patrimonio e sindaca di Colorno è intervenuta sul tema delle scuole superiori, che hanno spazi insufficienti, ma al momento non si può fare di meglio; invece un lavoro importante si sta facendo sulla messa in sicurezza. Unica eccezione la “Sanvitale”, che grazie ai mutui Bei vedrà la costruzione di un’ala aggiuntiva. Sulla Reggia di Colorno è previsto un investimento per il ripristino delle statue della balconata, danneggiate dal terremoto del 2012, soldi dell’assicurazione che furono all’epoca impiegati per le strade, e che ora tornano alla loro destinazione originaria.
Censi, sindaco di Polesine Zibello, ha ricordato la necessità di concludere i lavori del Ponte Verdi e mantenere aperto il tavolo con le due Regioni.
Spina sindaco di Sala Baganza ha apprezzato che siano previsti investimenti sul territorio per la sicurezza e la viabilità, pur in un momento finanziariamente così difficile.

Approvata poi all’unanimità la mozione sulla crisi idrica e il problema siccità. Accorato l’appello del sindaco di Palanzano Franzini a favore della costruzione della diga di Vetto, che, ricorda, ha superato tutte le valutazioni ambientali, proposta appoggiata dal Vice presidente e Sindaco di Tizzano Bodria, che ha chiamato in causa anche la Regione, “più attenta alla Romagna che alle nostre zone, sulle acque, sulla viabilità e sull’assetto idrogeologico”. Il sindaco di Sorbolo Cesari ha proposto la costruzione di vasche di laminazione temporanee per trattenere l’acqua e rilasciarla quando occorre.

Ancora unanimità per la mozione sulla chiusura delle poste di Coltaro e di altri uffici decentrati, illustrata da Tiziana Tridente, Assessora ai Servizi sociali del Comune di Sissa Trecasali.

E’ seguita la seduta del Consiglio provinciale, consesso di cui è entrato a far parte Andrea Mari consigliere del Comune di Fontevivo, della lista Insieme del territorio, al posto di Vagnozzi, recentemente decaduto da consigliere del Comune di Parma. Il Consiglio ha approvato a maggioranza la mozione sulla messa in sicurezza della viabilità provinciale, illustrata da Grenti, che propone di non realizzare nuove infrastrutture se non assolutamente necessarie, ma di utilizzare le poche risorse per la manutenzione della viabilità esistente. Non partecipa al voto il gruppo Provincia Nuova, dopo gli interventi di Roberto Bianchi, per il quale  la mozione mette in discussione l’impianto degli investimenti, di Agoletti che ricorda la richiesta, rimasta inevasa, di un confronto con tutti gli amministratori del territorio sulle priorità in ambito viabilistico e di Arduini che lamenta poca informazione e poco confronto in Consiglio sulle scelte.

Roberto Bianchi (PN) annuncia anche il voto contrario sul bilancio “non avendo contribuito a costruirlo”, ricorda che in Consiglio si è già detto che occorrerebbero 50 milioni, ma ce n’è disponibile solo uno, osserva che manca la certezza della copertura dei finanziamenti, infine rileva che la tassazione sui cittadini è molto elevata. Cantoni (Pd) esce al momento della votazione sul Bilancio, rimarcando la sua contrarietà all’alienazione del pacchetto azionario dell’Ente Fiere. Allodi (Insieme per il Territorio) auspica che non vi sia un’ulteriore diaspora di dipendenti dalla Provincia, che ne pregiudicherebbe il funzionamento.

Approvata al’unanimità una delibera tecnica: un debito fuori bilancio per spese legali a seguito di una sentenza esecutiva sfavorevole. In apertura della seduta il Presidente Fritelli, rispondendo ad un’interrogazione di Allodi (Ipt), ha spiegato che la riapertura del Ponte Verdi sul Po slitterà di una settimana dopo il termine previsto del 30 giugno, per un leggero ritardo del cantiere della Provincia di Cremona.
 

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