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Cronaca

Provincia contro la moschea. Via dal registro: ma così dovrà traslocare

Una diffida arrivata il 16 ottobre comunica l'avvio della cancellazione dal registro provinciale. Mansouri: "Così perderemo l'autorizzazione per usare i locali". Provincia: "Solo una richiesta di informazioni". Ma i documenti dicono il contrario

La Provincia di Parma ha avviato le pratiche per la cancellazione dell'Associazione Islamica di via Campanini dal registro provinciale delle Associazioni di Promozione Sociale. Se fosse confermato comporterebbe la perdita dell'autorizzazione per l'associazione ad utilizzare i locali di via Campanini. E il Centro dovrebbe fare trasloco.

La seconda delle 2 lettere indirizzate al Centro Islamico è datata 16 ottobre 2012. Quella recapitata al presidente del Centro è una diffida che comporta anche l'avvio contestuale del procedimento di cancellazione. La Festa del Sacrificio, che tante polemiche sta suscitando in città, si terrà venerdì 26 ottobre. Gli artigiani infatti si erano opposti alla festa, che si terrà comunque.

Tutto parte da una verifica, avviata dalla Provincia, sulle associazioni presenti all'interno dell'elenco. La riapertura dell'istruttoria è stata fatta citando una delibera regionale 978 del 30/06/2008. La prima comunicazione al Centro islamico è stata fatta il 13 settembre 2012. Secondo la Provincia, che cita alcune sentenze del Tar "è stabilita la destinazione prioritaria ad uso luogo di culto dell'immobile".

"Dobbiamo risolvere questo problema -dichiara Farid Mansouri- perchè la perdita dello status di associazione comporterebbe la perdita dell'autorizzazione ad utilizzare i locali di via Campanini. Abbiamo avuto la registrazione ad inizio anno e già conoscevano la nostra situazione. Nei prossimi giorni avremo un incontro con uno dei responsabili della Provincia per mettere a fuoco gli aspetti tecnici della questione. Il tutto nasce, secondo me, dal fatto che Piazza abbia protestato inviando delle lettere in Provincia contro la nostra presenza nel quartiere P.I.P. creando questo caos".

Dalla Provincia di Parma comunicano che "si tratta di una richiesta di informazioni sulla base di una norma regionale sollecitata da un esposto in Procura. Stiamo aspettando una risposta dal Centro Islamico". Nel testo della diffida però si parla di "contestuale avvio del procedimento di cancellazione"

"Dall'esame della nuova documentazione in nostro possesso -si legge nel testo della diffida- soprattutto negli atti intercorsi con il Comune di Parma, appare chiaramente la volontà di considerare la vostra sede principalmente quale luogo di culto, all'interno della quale solo marginalmente sono svolte le attività riconducibili alla Promozione Sociale". La Provincia cita articoli di stampa dove si parla delle attività religiose svolte dentro il Centro. Ma dentro al Centro si svolgono anche attività culturali: dal corso di arabo al corso di italiano per stranieri, dal corso per l'uso del computer. Il Centro Islamico ha anche donato 500 libri di lingua e cultura araba donati alle Biblioteche di Parma.

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