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Cronaca

Public Money, Guarnieri: "Colpivamo con la fionda un carro armato"

Amaro in bocca per il PD dopo gli arresti. La Guarnieri, assessore a tempi di Ubaldi: "Ho rifiutato il sistema Villani/Vignali, ho pagato con il boicottaggio mediatico". Tutti insieme: "L'avevamo detto"

Arresti e campagna elettorale. Il PD si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Un attesissimo 'lo avevamo detto'. Riuniti alla presenza della stampa il fior fiore del Partito Democratico parmigiano ha dichiarato all'unanimità il 'sentimento di amarezza' per le vicende giudiziarie delle ultime ore. “Amarezza perchè le nostre analisi erano purtroppo esatte” spiega Carla Mantelli segretaria del PD cittadino “tristezza perchè emrge il totale disprezzo per la città”. 

“C'erano una volta tre tenori che sembrava non più orientati al terrorismo che al canto. Quei tenori eravamo noi” precisa Pagliari “dicevano che gonfiavamo i problemi mettendo a rischio l'immagine della città, ma avevamo ragione. Oggi ne abbiamo la prova. I veri indignados siamo stati noi. Eravamo noi quelli che si sono esposti sin dall'inizio dai banchi del consiglio comunale. Il Movimento 5 Stelle è arrivato dopo. Dicevano che eravamo distruttivi, ma la politica è fatta anche di 'No'”.

“La città non ci ha capiti, – dichiara Ablondi ex consigliere di Rifondazione – ho sempre detto che il 'sistema Parma' non aveva nulla da invidiare ai sistemi clientelari della politica meridionale. Hanno distrutto la città. Sono disgustato da opere abusive come il Ponte Nord”. “Apriamo i cassetti – tuona il consigliere Iotti – devono venire a galla i pesci pilota che stanno intorno allo squalo. Smantelliamo quello che hanno creato. La normativa sui dehors è stata dettata da Rosi? Cambiamola! Non si può far finta di nulla. Chiederemo di avviare una commissione d'inchiesta”.

Chi ha potuto annusare il 'sistema Parma' dall'interno è Maria Teresa Guarnieri, assessore ai tempi durante il mandato Ubaldi, L'attuale consigliera non nasconde il proprio passato, anzi. “Nel 2007 sono uscita dal partito dopo aver toccato con mano la ricetta 'Villani/Vignali', non essendo ricattabile si è attivato subito nei miei confronti un boicottaggio mediatico a 360° che mi è costato molto in termini personali. Mi hanno definita come la “voltagabbana”,  la “donnina in cerca di poltrona”, io ho agito per amore della città. Siamo arrivati al punto che il materiale pubblicitario della mia campagna elettorale non è mai arrivato nelle case dei cittadini, è sparito”. 

Ma perché non denunciare? Perché ricambiare con il silenzio? “Le mie battaglie le ho fatte, – risponde la Guarnieri – ma non avevano risonanza mediatica. Già all'epoca usai il termine 'squali'. Purtroppo era come sparare con una fionda contro un carro armato. E' stato un silenzio imposto. Solo oggi è emerso qual'era il disegno politico di questi personaggi”.    

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