Numeri che crescono: 1.600 rifugiati tra Parma e provincia. E che attestano l'efficienza del territorio, che si è dato da fare sul 14% degli oltre undicimila richiedenti asilo che attualmente si trovano in Emilia Romagna. In città c'è l'11,7%, con 280 persone in più ricevute rispetto alle quote fissate. Il tema è stato affrontato anche nell'incontro pubblico organizzato dal Partito democratico alla Corale Verdi, dove erano presenti il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore, i deputati Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini, il capogruppo in Consiglio comunale Nicola Dall’Olio e il segretario cittadino Lorenzo Lavagetto, oltre alla delegata Welfare del Comune di Parma Laura Rossi, che nei giorni scorsi aveva lanciato l'allarme rispetto all'emergenza abitativa. 

"Su 160mila persone ospitate nel nostro Paese - dice Migliore - i punti problematici sono rappresentati da poche centinaia di casi. Abbiamo decine di migliaia di situazioni che vanno bene. L’Italia sta dimostrando di avere un’organizzazione adeguata. Si tratta di agire in maniera cooperativa, come avviene con il presidente della regione Emilia Romagna e i tanti sindaci di questo territorio, respingendo invece chi fa propaganda politica. Ad esempio i presidenti del Veneto Zaia e della Lombardia Maroni, che non muovono un dito per dare una mano". 

"Parma ha fatto la sua parte - dice Dall'Olio - adesso tocca ad altri. La ripartizione dev’essere garantita sia a livello regionale, dove più della metà dei Comuni non accoglie, che sul territorio. Se lavoriamo insieme non ci saranno problemi per le comunità".