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Cronaca Solignano

Esercitazione a Rubbiano, la protesta: "Vigili del Fuoco eslusi, non delegittimateci"

I sindacati Cgil, Cisl. Uil, Conapo, Usb e Confsal Vvf di Parma contro l'esclusione del personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dall'esercitazione avvenuta a Rubbiano il 29 marzo

I sindacati Cgil, Cisl. Uil, Conapo, Usb e Confsal Vvf di Parma contro l'esclusione del personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dall'esercitazione avvenuta a Rubbiano il 29 marzo. "Apprendiamo, di una esercitazione tra diversi Corpi ed Enti dello Stato, avvenuta lo scorso 29 aprile 2015, che prevedeva una simulazione di ricerca persone disperse in una località del parmense, denominata “SATER 15” svoltasi nel comune di Solignano (Pr), località Rubbiano alle pendici del Monte Sant’Antonio. In merito a quanto suindicato, le scriventi Organizzazione Sindacali provinciali manifestano la loro perplessità e per taluni aspetti anche il loro sconcerto, per il mancato coinvolgimento del personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. 

Come è infatti noto a tutti, il Corpo Nazionale, svolge attività di soccorso pubblico e difesa civile ai sensi del D.Lgs 139/2006 e secondo la Legge 225/1982, è la componente fondamentale del Servizio di protezione Civile Nazionale. Il ruolo dei Vigili del Fuoco, aldilà della Legge che ne tabilisce le competenze, è testimoniato sul campo dalla quotidiana attività di soccorso pubblico che viene prestata anche nel settore della ricerca persone scomparse o disperse, peraltro regolamentata localmente dal “Piano Provinciale per la ricerca delle persone scomparse”, approvato in data 30 giugno 2014, e resa attuativa dalla nota della Prefettura U.T.G. di Parma con Protocollo 12614/2014 del 15 luglio 2014. 

Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, tramite le proprie sale operative del 115, riteniamo sia componente di pronto impiego che H24, da risposte tempestive a chi chiede soccorso, lo testimoniano i fatti quotidiani che vedono coinvolti i nostri operatori nella nostra “missione istituzionale”, dove si ritiene altresì che il nostro lavoro venga sempre svolto con forte senso di abnegazione e professionalità. Ricordiamo infatti che parimenti o forse anche maggiormente rispetto agli altri Corpi e Enti che si citano nell’articolo, il Corpo Nazionale partecipa al soccorso attraverso l’impiego di personale specializzato e qualificato, nella fattispecie ricordiamo l’esistenza del personale Elicotterista del Reparto Volo di Bologna che svolge quotidianamente servizio SAR (Search and Rescue) e non solo, quello dei Sommozzatori, quello SAF dei vari livelli operativi esistenti nelle tecniche speleo-alpinistiche e fluviali, quello TAS (Topografia Applicata al Soccorso) che attraverso l’utilizzo degli UCL (Unità Crisi Locale) mappa e verifica il territorio da esplorare ed esplorato, dei Cinofili che sono specializzati sia nelle ricerca di persone in ambiente che tra le macerie, senza tralasciare le squadre di terra ordinarie con mezzi e attrezzature varie. 

Un dispositivo ritenuto quindi completo che poteva benissimo essere inserito in questa “Task Force” cui però riscontriamo mancava una importante componente. Anche perché siamo convinti che le procedure congiunte e i sistemi integrati, nel pieno rispetto degli ambiti e delle competenze istituzionali, rappresentino il miglior modo per dare al cittadino un adeguato servizio di soccorso e di protezione civile in caso di necessità, senza poi tralasciare l’utilità più specifica dello scambio delle esperienze e delle tecniche d’intervento tra Enti soccorritori. 

Se fosse accaduto in una ordinaria quotidianità, chi sarebbe intervenuto tra i primi con tempestività ? L’elicottero dei Vigili del Fuoco coi propri aero-soccorritori SAF 2B con le squadre di terra del Comando provinciale di Parma, oppure altri provenienti chissà da dove e con protocolli operativi d’intervento diversi ? Quindi ci chiediamo le motivazioni del mancato coinvolgimento e della esclusione a tale esercitazione congiunta, di cui se ne condividono le finalità evidenziate nell’articolo, cioè quella di verificare le sinergie e le relative tecniche di ricerca e soccorso, a questo punto però evidentemente disattese e contradittorie, vista la mancata presenza delle componenti del Corpo a cui ci risulta non sia pervenuta alcuna richiesta di partecipazione. 

Non ci risulta nemmeno richiesta la nostra presenza per svolgere attività di assistenza ed antincendio presso il campo volo di Rubbiano, data la notevole presenza di aeromobili in movimento e da quanto si apprende dalla stampa “del folto pubblico di tutte le età che ha assistito al via vai degli elicotteri”. Quindi, a quanto pare, completamente ignorati. La questione, nei termini di cui ne siamo a conoscenza, ci lascia alquanto perplessi, e ne stigmatizziamo l’accaduto, perché riteniamo che l’assenza del nostro personale sia molto grave e lasci adito ad interpretazioni piuttosto preoccupanti, che sicuramente non favoriscono la qualità e quantità del servizio che lo Stato dovrebbe garantire alla popolazione in caso di pericolo. 

Rispetto a questa nostra preoccupazione, crediamo sia opportuno quanto necessario chiarire la questione insorta, evitando di allontanare e delegittimare i Vigili del Fuoco da taluni scenari di soccorso di propria competenza, anche se la realtà parla diversamente nei fatti. Di questa situazione, in attesa di incontrarli, le scriventi OO.SS. hanno esternato le medesime osservazioni al Signor Prefetto di Parma, al Signor Direttore regionale dei VVF dell’Emilia Romagna e al Signor Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Parma.

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