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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Sciopero dei benzinai il 26 e 27 luglio

L'iniziativa è stata proclamata dal Coordinamento Nazionale Unitario di Faib Confesercenti e Fegica Cisl per rispondere alla "blindatura" del Governo all'interno del decreto sulla manovra di un articolo sulla distribuzione carburanti

Il 26 e 27 luglio prossimo gli impianti di rifornimento carburanti sia di rete ordinaria che di viabilità autostradale rimarranno chiusi.
L’iniziativa è stata proclamata dal Coordinamento Nazionale Unitario di Faib Confesercenti e Fegica Cisl per rispondere alla “blindatura” del Governo all’interno del decreto sulla manovra di un articolo sulla distribuzione carburanti che nulla ha a che vedere con i “conti pubblici” o la manovra finanziaria. Fatta salva ovviamente la necessità di una approvazione rapida dela manovra che serve al Paese in questo difficile momento.

"L’unico obiettivo è quello di 'armare la mano' ai petrolieri e punire l’unica voce del settore -quella dei Gestori, di una intera categoria di lavoratori e di decine di migliaia di piccole e medie imprese- che si batte contro gli alti prezzi dei carburanti e che ha avuto il coraggio di mettersi in aperto contrasto dei fortissimi interessi esistenti, proponendo ai consumatori ed al Parlamento l’unico vero progetto di riforma contro lo strapotere ed il monopolio delle compagnie" - si legge in una nota di Confesercenti Parma.

"Riteniamo inaccettabili quelle convergenze tra il Governo e la lobby dei petrolieri fatte di silenzi e coperture reciproche sui continui aumenti -accise e industriali- dei prezzi, con benzina e gasolio a battere sistematicamente i record precedenti, che finiscono col danneggiare i consumatori.
Convergenze che servono , soprattutto, a bloccare l’iter parlamentare, già avviato al Senato, progetto di legge “Libera la benzina!” che ha ottenuto la firma di quasi 600.000 cittadini, il consenso delle associazioni dei consumatori ed il deposito agli atti parlamentari di 100 tra Senatori e Deputati".

Il Coordinamento Nazionale Unitario di Faib Confesercenti e Fegica Cisl annuncia, in questo senso, di avere inoltrato al Presidente del Senato ed ai Presidenti dei gruppi parlamentari una urgente comunicazione con la quale, affermando “con chiarezza e senza possibilità di equivoco la loro piena adesione allo spirito ed alle ragioni fondamentali e di primario interesse per il Paese per i quali si va decidendo un iter speciale ed urgente per l’approvazione della legge di conversione del dl 98/11 per la stabilizzazione finanziaria” -si spiega nel testo del telefax urgente- “rivolgono un pressante appello, affinché l’articolo in questione venga stralciato, senza pregiudizio alcuno per la manovra finanziaria ed i “conti pubblici” restituendo al Parlamento la possibilità di inserire in un provvedimento ordinario tutti gli elementi ritenuti dal confronto e dal dibattito necessari per la riforma del settore.”

Intanto, proprio per sostenere la battaglia per il rispetto degli accordi sindacali e  avere prezzi dei carburanti più bassi gli impianti a marchio Eni/Agip rimarranno chiusi, dalle ore 13.00 di domani 14 luglio e fino alle ore 7.00 del 15 luglio, su tutto il territorio nazionale.
I Gestori a marchio Eni/Agip lamentano, ormai da tempo, una politica commerciale aziendale che impone loro, nella grande maggioranza dei casi, prezzi di vendita dei carburanti molto alti e, a volte, persino discriminanti tra impianti del medesimo marchio.
 

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