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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Scuola Tartaruga, l'appello dei genitori: "Tutelatela e proteggetela come bene comune"

Appello del Comitato Genitori della Scuola dell'Infanzia La Tartaruga di Parma rivolto agli Ammministatori della città e a tutti i cittadini contro i tagli previsti dal piano presentato dall'Amministrazione Comunale

Appello del Comitato Genitori della Scuola dell'Infanzia La Tartaruga di Parma rivolto agli Ammministatori della città e a tutti i cittadini contro i tagli previsti dal piano presentato dall'Amministrazione Comunale. Dopo la protesta di sabato 28 marzo, la risposta del sindaco e del Movimento 5 Stelle i genitori tornano a farsi sentire

L'APPELLO - "Siamo il Comitato dei genitori e parliamo della scuola dell’infanzia Tartaruga e non solo: parliamo anche a nome di tutte le scuole coinvolte nel sistema dei tagli ai Servizi Educativi (Nidi e Scuole dell’Infanzia) attuati dal Comune di Parma, tagli drastici, non trasparenti nei numeri e nelle modalità, tagli che non considerano veramente cosa si sta tagliando, ovvero un bene di Parma, un pezzo della sua storia e della sua tradizione scolastica e culturale. La Scuola dell’Infanzia e i Servizi Educativi nascono a Parma, prima ancora che in altre parti dell’Italia, nella prima metà dell’800 con la finalità di dare a tutti i bambini, soprattutto a quelli che non avrebbero avuto la possibilità di continuare gli studi, i primissimi rudimenti di scolarizzazione, del leggere e dello scrivere. Da allora di tempo ne è passato e di esperienza se ne è maturata tanto da rendere Parma uno dei modelli educativi di riferimento nazionale ed internazionale, insieme a Reggio Emilia. Ad oggi delegazioni estere vengono a visitare le nostre scuole e i nostri nidi, mentre studenti stranieri, attraverso il Progetto Erasmus, vengono a fare stage formativi qui a Parma.

Il Polo dei Servizi Educativi di Parma, soprattutto Nidi e Scuole dell’Infanzia, è stato sempre capofila nell’aggiornamento, nella ricerca, nelle collaborazioni con le varie università nazionali ed estere, formando docenti di altissimo profilo, che hanno sempre avuto come fulcro del proprio lavoro il bambino nella sua complessità. I continui scambi culturali con l’estero e con le Università nazionali, hanno reso questo servizio un’eccellenza che oggi rischia di essere dispersa e persa per sempre!

Smantellare le scuole dell’Infanzia, chiuderle e venderle, significa non solo non capirne l’importanza, ma anche non considerare il bene che queste scuole e queste insegnanti rappresentano e hanno rappresentato per molte famiglie , per molti bambini e per tutta la Comunità. La scuola dell’Infanzia Tartaruga, nello specifico, è la più grande di Parma, con più sezioni, con maggiore continuità educativa, con docenti di grande esperienza e formazione. È la scuola nel quartiere più popoloso, con liste d’attesa sempre piene, questa scuola è il simbolo delle scuole dell’Infanzia di Parma. Le loro maestre sono una preziosa memoria storica della gloriosa tradizione di questo nostro importante Sistema Educativo, nonché un punto di riferimento per famiglie e bambini da trent’anni!

Questa stessa scuola, solo pochi mesi fa, era stata considerata un centro di eccellenza dalla nostra amministrazione, a seguito di un progetto intitolato “ Una storia, mille storie” realizzato dai bambini ed esposto presso la biblioteca comunale C. Pavese, a Palazzo Pigorini e presentato in un servizio televisivo sulla Rai. Ci viene adesso detto dopo la chiusura del bando d’iscrizione che da settembre potrebbe cambiare tutto con una esternalizzazione: tutte le tate perderanno il loro posto, due delle 8 sezioni saranno chiuse e i bambini spostati in altre sezioni. 

Ci viene anche chiesto far domanda di riconferma per il prossimo anno scolastico, basandoci evidentemente su un puro atto di fede! Non sapendo, ad oggi, chi si prenderà carico dei nostri figli. I numeri poi, che sono le loro motivazioni, perché per questa amministrazione i nostri figli e le maestre sono numeri e il loro valore non viene considerato, sono i numeri poco chiari.Non si conoscono i dati delle nuove iscrizioni, sappiamo solo che il risparmio è di 603,430 euro, 1,7% della spesa dei servizi per l’infanzia ed è meno dello 0,3% del bilancio del Comune. Sono certi che non si poteva fare altro, guardando altrove, magari in qualche consulenza risparmiabile, in qualche manifestazione che evidentemente la città non si può permettere? Tutto questo rientra in un programma chiaro, logico e non ultimo coerente con quelle che erano stati i loro programmi in campagna elettorale? Le domande sono tante e le risposte non sono arrivate chiare!

Se il problema è, e possiamo crederci, anche il taglio del 20% sulla spesa corrente operata da Roma, allora diciamolo, non parliamo di iscrizioni potenziali e di cali di nascite, quando le liste d’attesa scoppiano e i bandi di iscrizioni, non adeguatamente pubblicizzati, durano solo 15 giorni! Siamo pronti per scendere tutti in piazza, anzi no ci siamo già! Confidando, per concludere, che si tratta di ipotesi come ci è stato detto più volte, perché le parole per noi hanno ancora un valore, e confidando nell’estrazione politica della nostra classe dirigente che predica il dialogo come modello di democrazia, siamo fiduciosi che questo nostro appello verrà accolto: La scuola Tartaruga deve essere tutelata e protetta come bene comune di Parma, non verrà svenduta e prevarrà il rispetto per questa tradizione, per le maestre e per i nostri bambini, che non devono essere trattati come merce di scambio", 

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