rotate-mobile
Cronaca

21enne scatenò il caos in Caserma: temeva di essere riportato in Senegal

Il giovane, che non capiva una parola di italiano, aveva smurato due porte di sicurezza e rotto un computer e una scrivania in via delle Fonderie: condannato ad un anno e mezzo con pena sospesa

E' stato condannato ad un anno e mezzo il giovane senegalese di 21 anni che, nei giorni scorsi, aveva scatenato l'inferno nella Caserma dei Carabinieri di via delle Fonderie a Parma. Il ragazzo, dopo il fermo in Ghiaia, era stato condotto presso la Caserma ma si era scagliato contro i militari, smurando poi due porte blindate e distruggendo un computer e una scrivania. Il 21enne, che parla solo dialetto wolof e che non aveva capito nemmeno una parola di quanto gli era stato detto dei militari ha affrontato il processo con rito abbreviato ed è stato condannato ad un anno e mezzo di reclusione, con pena sospesa. Il giovane ha spiegato la sua reazione con il fatto che aveva paura che i Carabinieri lo volessero riportare nel suo Paese, dal quale era scappato, affrontando poi un lungo viaggio su una delle carrette del mare che solcano il Mediterraneo, con a bordo un carico di disperati in cerca di un futuro migliore. Anche per il 21enne è stato così: lui è riuscito ad arrivare in Italia, a Parma, diretto verso la casa del fratello. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

21enne scatenò il caos in Caserma: temeva di essere riportato in Senegal

ParmaToday è in caricamento