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Cronaca Oltretorrente / Viale Gorizia

Rossi invita al dialogo. Uno sfrattato: "Parlerei, ma nessuno risponde!"

L'assessore ha presentato il progetto 'partecipato' sulla casa ma tutti gli interventi del pubblico sono stati critici. Uno sfrattato: "Imbiancherei tutta Parma ma parlo con i fantasmi?"

Assemblea sulle politiche abitative movimentata ieri sera nella sala civica di via Gorizia. E non poteva essere altrimenti. A Parma il problema dell'abitazione coinvolge i cittadini e le associazioni e un confronto pubblico su questo tema non si vedeva da anni. L'assessore Laura Rossi ha promosso l'incontro, rivolto a tutta la cittadinanza, al termine di un percorso 'partecipato' che ha visto il confronto con operatori ed associazioni. Ma ieri sera c'erano numerosi cittadini che vivono il problema della casa in modo diretto, le associazioni che si occupano di chi dorme fuori, il presidente di Acer e i rappresentanti delle associazioni dei proprietari immobiliari.

Un confronto sul tema della casa, sempre mantenuto su toni civili, che a Parma non si vedeva da anni. L'assessore ha snocciolato i dati del problema abitativo a Parma e soprattutto i numeri e i costi relativi alle varie tipologie di alloggi per rispondere all'emergenza abitativa. Numeri praticamente sconosciuti fino ad ora. L'assessore Rossi ha parlato di collaborazione degli assegnatari di case popolari, di restituzione della delega. "Le persone che entrano nelle case popolari dovrebbero lasciarle in condizioni accettabili".

Dal pubblico prima un attivista tunisino della Rete Diritti in Casa ha chiesto il blocco degli sfratti, poi una donna che vive in una palazzina dell'Acer ha protestato per la presenza di persone 'poco raccomandabili' all'interno dello stabile e per il silenzio dei servizi sociali. Da qui una serie di interventi del pubblico, tra cui quello di Cristina Quintavalla, hanno chiarito che l'idea dell'assessore di coinvolgere i cittadini, prevede anche critiche e proteste ferme. Almeno sul tema della casa. "Nessuno di noi può essere in disaccordo con questa visione ma ci sono degli equivoci perchè sembra che tutti nella comunità siano egualmente responsabili, invece non è così perchè molte persone si sono arricchite ed hanno creato il debito del Comune. Il primo criterio dovrebbe essere la redistribuzione della ricchezza".

"Io vorrei collaborare con tutti, -ha sottolineato un cittadino con il problema dello sfratto- imbiancherei anche tutta Parma ma non c'è nessuno che collabora. Ho chiesto tanti incontri a lei e ai servizi sociali ma non mi hanno mai risposto, devo dialogare con i fantasmi?" Nel 2012 per il settore Welfare il Comune ha speso 46 milioni di euro, il 26% della spesa totale. Gli alloggi gestiti da Acer sono 4211, "un patrimonio considerevole" ha sottolineato l'assessore Rossi. Nel 2011 sono state fatte 162 assegnazioni. Polemiche sul progetto Parma Social House: il Comunne ha deciso di portarlo a termine. La Rete Diritti in Casa ha criticato l'impostazione del progetto "troppo sbilanciato a favore dei costruttori. Non risponde ai bisogni sociali delle persone in difficoltà".

 

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