Smog: la proposta dei Verdi "Serve un nuovo programma per la riduzione dell'inquinamento"
"A Parma misure insufficienti per ridurre le Polveri Sottili: serve un Nuovo Programma Territoriale di Riduzione degli inquinanti cancerogeni" sono queste le parole dei Verdi per diminuire l'inquinamento cittadino
Da diversi giorni a Parma si registrano sforamenti rilevanti: la presenza nell’aria delle Polveri Sottili risulta molto ad di sopra dei limiti di legge.
Il problema dell’alta concentrazione di questi elementi cancerogeni a Parma è purtroppo strutturale, e questo ci impone, singolarmente, e come istituzioni di progettare immediatamente e rendere esecutivo un nuovo programma territoriale di Riduzione delle Polveri Sottili, con interventi innovativi e discontinui su riscaldamento e mobilità, ricorso alle fonti rinnovabili, consumo intelligente di energia e architettura verde: un piano immediato e consapevole porterebbe ad una riduzione dell’inquinamento atmosferico fino al 30% nell’arco di 20 anni.
Gli attuali provvedimenti istituzionali, quali ad esempio la limitazione del traffico su alcune giornate critiche, non sono sufficienti e non impattano significativamente sulla riduzione degli inquinanti.
Le istituzioni devono progettare un nuovo modello ambientale territoriale, oggi troppo focalizzato sul monitoraggio dei dati (tuttavia poco fruibile) e poco invece sull’analisi degli impatti degli inquinanti sulla salute, e ancor meno assato sugli interventi radicali per rivedere le procedure delle attività inquinanti.
Dobbiamo ripartire: 1) da un nuovo modello di monitoraggio, che sia in grado non solo di misurare la quantità degli inquinanti: è necessario capire CHI inquina e QUALI attività incidono maggiormente sulle emissioni (al fine di progettare interventi mirati); 2) da un modello che individui CAUSE-EFFETTI (è altrettanto necessario sapere quali e quanti sono gli impatti sulla salute al variare della quantità/qualità di inquinanti nell’aria, e come singolarmente combatterli).
Dobbiamo predisporre incentivi forti ed immediati alla conversione verso un parco auto privato elettrico (o anche GPL: a Madrid, la conversione del 10% delle auto private a GPL ha portato un beneficio del -20,6% di PM10 nell’aria), rinnovare il parco automezzi pubblici con macchine elettriche, offrire benefici veri (con forti sgravi fiscali) ai cittadini disponibili a cambiare il loro stile di locomozione cittadina, disegnare intere zone della città off-limits al traffico in maniera strutturale, rivedere la mappa e la fluidità della viabilità al fine di velocizzare i tempi di permanenza delle auto nelle zone ad alto traffico nelle ore di punta, procedere con l’emissione di permessi di inquinamento negoziali comunali, aumentare strutturalmente le aree verdi cittadine.