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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Tizzano Val Parma

Stato di emergenza, approvato il decreto. Bernazzoli: "Via libera alla variante di Boschetto"

In arrivo i primi 14 milioni di euro. Il presidente della Provincia: "È un passaggio fondamentale, ottenuto in tempi veloci con questo governo. Ringrazio il presidente Errani, che ci aveva anticipato che c'erano buone notizie"

“È un passaggio fondamentale, ottenuto in tempi veloci con questo governo. Ringrazio il presidente Errani, che ci aveva anticipato che c’erano buone notizie”. Il presidente della Provincia di Parma Vincenzo Bernazzoli commenta così l’approvazione del decreto sullo stato di emergenza per far fronte ai danni del maltempo, con un primo stanziamento di 14 milioni di euro. “Il decreto ci dà la possibilità di procedere con la variante provvisoria di Boschetto e con altri interventi di somma urgenza. È un primo riparto – continua Bernazzoli - rispetto al quale ci aspettiamo si aggiungano ulteriori finanziamenti visto l’ammontare complessivo dei danni, che solo a Parma sfiorano i 50 milioni di euro”. Intanto sono rassicuranti le notizie più recenti sulla frana di Capriglio. Dagli ultimi sopralluoghi effettuati, infatti, pare allentarsi almeno un po’ la morsa su Ponte Antria: le verifiche condotte hanno rilevato che la frana è ancora lontana dal ponte, a circa 350 metri, ma la situazione resta sotto strettissima osservazione e monitoraggio continui.

Nella zona di Ponte Antria nei giorni scorsi i tecnici coordinati dal Servizio Viabilità della Provincia avevano pulito l’area, togliendo le piante cadute sia a valle sia a monte, e con un escavatore si sta regimentando, per quanto possibile, le acque presenti nel corpo di frana: tutti interventi preventivi alla discesa del fango, che per fortuna, s’è detto, resta ad oggi a 350 metri dal ponte.

A Sauna invece, l’altro punto critico, è crollata ieri la casa della famiglia Magnani, già evacuata e sgomberata una quindicina di giorni fa a causa delle crepe: è caduta ieri pomeriggio poco dopo le 17, e quello che ne resta è ormai solo un cumulo di macerie. L’ennesimo oltraggio di una frana che non si ferma e che continua a minacciare terra, case e abitanti. Diversi gli edifici sotto osservazione. Nel capannone dei Magnani che fungeva da recupero dei balloni di fieno si sono aperte diverse crepe, e la stalla di proprietà di Andrea Bianchi resta monitorata.

Nel frattempo prosegue la conta dei danni all’agricoltura: dopo sopralluoghi effettuati da Provincia e Comunità montana, con particolare attenzione a collina e montagna, e dopo la delimitazione dei territori interessati, sembrano esserci le condizioni per la richiesta della dichiarazione di eccezionalità dell’evento, e dunque per l’attivazione del fondo di solidarietà nazionale per il ripristino dei danni e la ripresa dell’attività produttiva: un fondo che interviene quando si verificano eventi calamitosi e eccezionali con ingenti danni al settore.

Nei prossimi giorni la Provincia presenterà alle associazioni agricole gli esiti della delimitazione dei territori. Il “censimento” compiuto dalla Provincia sarà mandato in Regione, che potrà deliberare in proposito e inviare poi la richiesta al ministero: il ministero avrà 30 giorni per emanare il decreto, che darà il via alla possibilità di presentare domanda di contributo da parte delle aziende

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