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Cronaca

Il 30enne che ha distrutto il bar va in Questura, "Ridatemi le carte, stavo giocando con tre angeli": poi minaccia di morte il padre

Il giovane si è presentato dai poliziotti sotto effetto di droghe: poi ha sfondato la porta dell'abitazione del padre ed è stato arrestato

Il giovane parmigiano di 30 anni che, nella tarda mattinata di martedì 25 febbraio, era stato arrestato poco dopo aver distrutto, per la seconda volta in poche ore, lo stesso bar di via Savani, è stato nuovamente arrestato, questa volta nel pomeriggio di giovedì 26 febbraio, dopo aver sfondato la porta dell'abitazione del padre, averlo minacciato di morte ed essersi scagliato, con calci e pugni, contro i poliziotti delle Volanti, che erano giunti sul posto per cercare di riportare la calma. Il giovane si trova nel carcere di via Burla con le accuse di violazione di domicilio e resistenza aggravata a pubblico ufficiale: è in attesa del processo per direttissima.

Il Giudice, dopo il primo arresto, aveva deciso nella misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune di Parma. Poche ore dopo la sentenza il 30enne era tornato nello stesso bar per minacciare nuovamente la proprietaria. Poco dopo si era anche recato in Questura sostenendo di dover riprendere le carte con le quali, a suo dire, aveva giocato "a tre sette con tre angeli verdi" mentre si trovava in stato di fermo negli uffici di Borgo della Posta.  Nei suoi confronti, in questi giorni, è stato proposto per due volte il Tso: i professionisti dell'Aula hanno però certificato che il giovane non aveva  problemi psichiatrici. 

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