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Cronaca

Pesci, il Riesame conferma le accuse: "La ragazza è pienamente attendibile"

I giudici hanno confermato il quadro accusatorio nei confronti dell'imprenditore 46enne e di Wilson Ndu Aniyem: "La versione della difesa sul consenso della ragazza è del tutto inaccettabile e smentita dai fatti"

Il Tribunale del Riesame di Bologna ha confermato le accuse nei confronti di Federico Pesci e di Wilson Ndu Aniyem, accusati di violenza sessuale e lesioni pluriaggravate. Nell'ordinanza, tramite la quale vengono concessi gli arresti domiciliari all'imprenditore 46enne che potrà lasciare il carcere di Modena per scontare la pena a casa dei genitori, si legge che la versione della ragazza "è pienamente attendibile". La ricostruzione che i giudici hanno verificato è quella della 21enne che ha denunciato di essere stata violentata dai due uomini, durante la serata del 18 luglio. Secondo la difesa invece la ragazza era consenziente in tutte le fasi del rapporto: secondo il Riesame però questa versione, portata avanti dopo le parole di Pesci e dagli avvocati Antonio Dimichele e Mario L'Insalata è "del tutto inattendibile e smentita dai fatti".

Secondo la ricostruzione dei giudici la ragazza non ha rancori nei confronti del 46enne, proprietario del Surf in Paradise, nè volontà di ottenere del denaro facile. "La sincerità delle accuse della vittima appare pienamente confermata dalla circostanza che ha mostrato, in un primo momento, di non voler nemmeno coinvolgere l'indagato Pesci". Secondo i giudici la testimonianza di Pesci non è attendibile: "Inverosimile la narrazione dell'imputato sulle pratiche sadomaso e bondage. "Pesci ha detto di avere iniziato ad accarezzarla con un bastoncino che ha prelevato dal vaso delle orchidee, le escoriazioni e le lesioni risultano avere ben poco a che vedere con le carezze. 

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