rotate-mobile
Cronaca

Regio a rischio chiusura. Fontana: "Si sperava pagasse qualche santo"

Situazione drammatica. Debiti per 6 milioni di euro e pagamenti a 300 giorni. Se Cariparma conferma i tagli di 1 milione e 800 mila euro sarà la fine. Intanto Equitalia ha già iniziato a pignorare

Il periodo delle vacche grasse è finito. Dal 2007 per la precisione. La dirigenza del Regio però ne prende atto solo ora, con la nuova amministrazione. “In  questi anni si è continuato a spendere senza avere la minima prova documentale della copertura dei costi” tuona l'amministratore della Fondazione Teatro Regio Carlo Fontana “in tutta la mia vita professionale non mi era mai capitato di vedere un cda che lavorasse così. La filosofia è stata: pensare che qualche santo in cielo provvedesse a pagare”. In dieci giorni è la terza persona ad affermarlo: prima l'amministratrice per Parma Infrastrutture, poi Varazzani per STT.

DEBITI PER 6 MILIONI DI EURO. “Il Teatro non potrà continuare a vivere, – dichiara Fontana – se davvero Cariparma non garantirà i finanziamenti come ha preannunciato”. Ovvero un milione e ottocentomila euro in meno. Una cifra che fa tremare l'intero Teatro già affossato da 6 milioni di debiti e perdite in bilancio che nel 2011 sono quasi arrivate a quota due milioni. Una situazione gravissima, ma ancora risolvibile. “Basterebbe che l'intera città, dalle istituzioni all'imprenditoria prendesse coscienza del fatto che il Regio costituisce il cuore pulsante, il motore di Parma” chiosa il dirigente.

Il piano quadriennale di austerità programmato, se approvato, permetterebbe di far sopravvivere il teatro. A descriverlo nei dettagli è Ferrari, segretario generale della Fondazione : “Si profila la chiusura del Regio. Circa due terzi del fatturato costituiscono debiti e non vi sono liquidità per farvi fronte. Questo metterebbe in ginocchio qualsiasi azienda, figuriamoci un Teatro. Però c'è la possibilità di rientrare se ogni anno accantoniamo 560mila euro dai 3 milioni che ci dà il Comune e riduciamo le spese possiamo farcela”.

EQUITALIA PIGNORA. Intanto Equitalia ha già iniziato a pignorare. A confermarlo è l'avvocato Salvini “è iniziata la procedura ingiuntiva per le somme che la Fondazione deve all'Orchestra Teatro Regio”. I pagamenti agli artisti infatti attualmente, in base a quanto riportato ieri nel corso della Commissione congiunta Cultura e Bilancio, avvengono dopo circa 300 giorni. Quasi un anno. Il bicentenario della nascita di Verdi è alle porte, le produzioni del 2013 sono già state pianificate, mancano solo le liquidità per mandare avanti il carrozzone.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Regio a rischio chiusura. Fontana: "Si sperava pagasse qualche santo"

ParmaToday è in caricamento