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Cronaca

Parma con gli occhi dei tedeschi: Amalda ci guida tra le meraviglie della nostra città

Amalda Cuka, una giovane guida turistica della cooperativa Itinera Emilia, ci ha accompagnati in un tour attraverso i monumenti storici, i luoghi segreti, gli spazi nascosti della nostra città

Food, tradizioni culinarie ed eccellenze locali. La nostra città, patrimonio Unesco per la gastronomia, è meta di turisti stranieri. Abbiamo provato ad immedesimarci nella loro visione e, grazie all'aiuto di Amalda Cuka, guida turistica di Itinera Emilia, abbiamo percorso la nostra città, per catturare meglio alcuni luoghi che spesso ci sfuggono, per scoprire quelli segreti e le 'passioni' dei turisti tedeschi che Amalda ogni giorno accompagna per il centro storico di Parma, negli itinerari gastronomici e storici. Una dimensione 'unica' dove convivono Giuseppe Verdi e il culatello, il Battistero e l'Antica Spezieria di San Giovanni, che è il valore aggiunto di Parma. 

Amalda, parlaci della tua esperienza e di come sei arrivata alla professione di guida turistica 

"Mi sono laureata in Beni Culturali nel 2011 e ho fatto l'esame per l'accesso alla professione di guida turistica nel 2013. E' necessario, poi, abilitarsi, per almeno una lingua straniera: io sono abilitata in tedesco e in inglese. Dall'autunno 2013 ho cominciato a fare alcune visite guidate, poi ho vinto una borsa di studio per la Germania, sono partita per Kassel e sono rimasta lì dal settembre del 2014 al dicembre 2014. Ho scritto la guida in italiano al museo, ho lavorato ai laboratori del restauro. Ho fatto un corso intensivo di tedesco e ho fatto l'esame di lingua, il C1. Nell'inverno del 2014 mi è stato proposto, dalla cooperativa di guide Itinera Emilia, di entrare come quarta socia. Penso che abbiano una marcia in più, sono stata la benvenuta fin dall'inizio. A me spetta la parte dei clienti tedeschi. La nostra abilitazione è per la Regione Emilia-Romagna, io mi muovo tra Modena e Parma, tra arte, storia, musica e food che è l'ultima tendenza". 

Cosa amano i turisti tedeschi della città di Parma?

"I tedeschi costituiscono un pubblico molto preparato, anche per quanto riguarda gli aspetti storici. Come food hanno un interesse particolare per i salumi, anche perchè molti di loro li producono in patria, ma il risultato è diverso. Altro settore la musica: Giuseppe Verdi è molto conosciuto anche tra i tedeschi. Io, come modalità di lavoro, cerco di collegare la storia del territorio con la storia del turista, altrimenti le vicende che racconto rimangono fredde. Con i tedeschi punto molto sul Medioevo e su Canossa, perchè la conoscono bene in quanto appartiene alla loro storia. Se ci sono austriaci parlo di Maria Luigia. Parlo molto delle città che combattono contro Federico Barbarossa, collego i liberi Comuni con le città dell'Hansa, che erano liberi Comuni come quelli in Italia". 

Raccontaci la tua giornata tipo

"Mi sveglio la mattina e studio, preparandoni all'intervento che dovrò fare. Lo studio è il motivo per cui mi piace questo lavoro, vado in una città tipo Parma o Modena, guido i turisti ad una visita di un paio d'ore in centro città, li porto ad assaggiare la nostra arte culinaria. Poi per esempio verso una cantina di un'azienda che produce lambrusco. E' la parte che apprezzano di più, poi è possibile andare in un Acetaia, terminando la visita con una degustazione": 

Per quanto riguarda i monumenti quali sono le preferenze dei turisti ?

"Cattedrale, Battistero e Teatro Farnese sono monumenti molto apprezzati, anche i turisti non molto preparati arrivati a Teatro Farnese rimangono impressionati dalla bellezza, cosi come al Teatro Regio. Quando si fanne le visite incentrate sull'arte del Rinascimento si visita San Giovanni Evangelista, la Camera di San Paolo, l'Antica Spezieria di San Giovanni, un monumento unico che cattura soprattutto un pubblico di nicchia e più colto e ricercato". 

Qual'è il monumento che i parmigiani sottovalutano di più? Il Farnese, a nostro parere non è considerato quanto dovrebbe. Com'è la percezione da parte dei turisti?

"Il Teatro Farnese è uno di questi, come anche il Battistero, uno dei monumenti più straordinari che ci siano a Parma. E' un'architettura splendida ma non è molto visitato forse perchè è un edificio che si dà molto per scontato. Forse anche la Camera di San Paolo, è nascosta e quasi ci si passa davanti senza fermarsi a guardarla. Per 200 anni è rimasta accessibile solo alle monache, è un ambiente molto affascinante. Si scoprono molto chicche, come la Chiesa di Santa Croce. Ci sono molti luoghi che meriterebbero di essere visitati maggiormente. A proposito di monumenti da riscoprire c'è anche lo Csac, collaboro e faccio la guida lì, la mia passione è Medioevo e Rinascimento è la mia specializzazione è l'arte contemporanea. Secondo me è un altro dei monumenti che i parmigiani dovrebbero visitare".  

I cinque monumenti che più apprezzi a Parma?

"Il Battistero, il Teatro Farnese, la Spezieria documentata dal 1200, antichissima e con un fascino unico, la Camera di San Paolo e la Cattedrale. Sicuramente ho fatto un torto a dei monumenti importanti ma ho scelto posti unici". 

I cinque Castelli che più apprezzi in provincia di Parma?

"Il mio preferito in assoluto è il Castello di Fontanellato, anche per la presenza dell'acqua. Dentro c'è la Saletta del Parmigianino, poi c'è la Camera ottica dove c'è un sistema di specchi che riflette ciò che si vede dall'esterno. Poi Soragna, dove ci sono degli arredamenti molto ben conservati. Torrechiara perchè ha una perfezione estrema. Bardi è sicuramente l'altro perchè a differenza di tutti questi ha un carattere più difensivo. Il quinto direi la Reggia di Colorno, speriamo che venga ulteriormente valorizzata dal ritorno dei mobili originali e che possa risplendere ancora di più".  

Un tuo luogo 'segreto' di Parma ?

"Il monastero di San Giovanni, c'è la biblioteca, ci sono i Chiostri e la chiesa che non fanno parte dei giri tradizionali, un luogo segreto, molto spirituale e che mantiene intatto il suo fascino. E' un edificio che viene mantenuto in vita dai monaci. Un altro edificio è la Badia di Santa Maria della Neve, dove vivono le monache della Confraternità della Giustina di Padova. Pier Maria Rossi ha costruito quest'area, oltre al Castello di Torrechiara. Le monache producono ancora prodotti naturali, per me entrare lì è stato come tornare indietro nel tempo. Sento un'emozione incredibile quando vado in questi posti. Quasi tutti i monasteri che c'erano a Parma furono chiusi in età napoleonica. Tra musica, cultura e food in questa città c'è un modo di vivere molto 'completo'. Parma è una splendita città, con delle caratteristiche specifiche: la figura straordinaria di Giuseppe Verdi, contadino, è dovuta anche al fatto che quando era già diventato famosissimo continuava ad arare i suoi campi". 

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