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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca San Lazzaro / Via Marco Emilio Lepido

Accoltella un connazionale in via Emilio Lepido: 36enne nigeriano arrestato per tentato omicidio

L'uomo, con precedenti penali, ha accoltellato il suo connazionale per cause ancora da chiarire. E' stato riconosciuto grazie al suo nickname di Facebook. Si nascondeva a casa di una conoscente ed ora è in custodia preventiva presso via Burla.

Tentato omicidio, questa l’accusa che ha portato alla custodia cautelare in carcere E.K., cittadino nigeriano di 36 anni, che ha accoltellato un suo connazionale di 29 anni, incensurato, ora ricoverato in condizioni gravi.

L’aggressione è avvenuta l’8 giugno scorso all’altezza di via Emilio Lepido. Il comandante della Compagnia di Parma Giovanni Orlando spiega, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina, che i militari erano intervenuti sul posto a seguito della segnalazione di una rissa. Una volta arrivati poco dopo l’arco di San Lazzaro i Carabinieri hanno incontrato la vittima ferita gravemente all’addome. Inizialmente avevano pensato ad un taglio fatto da una bottiglia, ma in realtà dalle perizie è emerso che l’arma usata è stata un coltello. Il giovane nigeriano inizialmente non voleva farsi ricoverare, a causa della sua posizione incerta sul territorio italiano, ma il rifiuto avrebbe potuto costargli la vita. La vittima è stata infatti soccorsa dal 118 che l’ha trasportato presso l’ospedale Maggiore dove ha subito un intervento urgente e forse dovrà subirne un altro perché la sua salute si ristabilisca.

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Ai Carabinieri ha raccontato di non conoscere il nome del suo aggressore ma solo il suo Nickname di Facebook “Zormor”, nome che poi ha connotato l’operazione che ha portato al suo arresto. I militari hanno iniziato ad indagare sull’uomo scoprendo che il profilo era in realtà intestato ad una sua conoscente, che risiedeva in via Buffolara. I Carabinieri hanno effettuato degli appostamenti nei pressi dell’abitazione scoprendo che il cittadino Nigeriano, senza fissa dimora, era ospite nella casa. Così per lui sono scattate le manette ai polsi e il trasferimento presso il carcere di via Burla. L’uomo aveva già precedenti penali, riscontrati nella zona di Roma, per simili reati, come tentato omicidio ed aggressione.

Le cause della lite che hanno portato all’aggressione sono ancora in fase di chiarimento. Dalle dichiarazioni della vittima sembrerebbero futili motivi dovuti a un frase di troppo, per ora però non sono escluse altre ipotesi legate al mondo dello spaccio, anche se l’arrestato non aveva precedenti legati a questo tipo di reato.

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