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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Università, visita della delegazione brasiliana a Parma

Il rapporto con la realtà carioca vede un’interazione nell’ambito delle Tecnologie Agroalimentari. In questi anni l'ateneo parmigiano ha trasferito tecniche per lo sviluppo e la lavorazione di carni, latte e vegetali

Domani, alle ore 10, presso la Sala del Senato del Palazzo Centrale dell’Ateneo (via Università 12), il Rettore Gino Ferretti incontrerà una delegazione dello stato del Paranà (Brasile).
I membri della delegazione saranno accolti, oltre che dal Magnifico Rettore, da Sandro Cavirani, Pro-Rettore alle Relazioni Internazionali dell’Ateneo e dal Direttore della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari (SSICA), Luigi Palmieri.

La visita della delegazione, composta da Regina Fischer Pessuti - consorte del Governatore dello stato del Paranà Orlando Pessuti, Yara Eisenbach – Prefettura della Città di Curitiba, Luiz Fernando De Oliveira Ribas - Presidente del TECPAR (Istituto di Tecnologia del Paranà) e Celso Luiz Gusso - imprenditore e incaricato del coordinamento della visita, segna il consolidarsi di un accordo di cooperazione scientifica firmato nel marzo 2002 e riconfermato attraverso la firma di un addendum siglato nel novembre 2004.

Il rapporto dell’Ateneo di Parma con la realtà brasiliana vede un’interazione nell’ambito delle Tecnologie Agroalimentari.
L’Università di Parma, in questi anni, ha messo a disposizione tecnici per l’elaborazione di piani di lavoro e di progetti inerenti l’accordo, ha definito le aree fisiche e le attrezzature necessarie per la realizzazione di laboratori e trasferito tecnologie per lo sviluppo e la lavorazione di carni, latte e vegetali. Questo ha permesso allo Stato del Paranà di aggiungere valore, in tale ambito, all’attività dei produttori applicando le tecnologie create nei laboratori.
Oltre al nostro Ateneo, le realtà coinvolte sono l’Istituto di Tecnologia dello Stato brasiliano del Paranà (TECPAR), il Consorzio tra Regioni Italiane e gli Stati del Paranà e Santa Catarina (CRISB) e la Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari (SSICA) cittadina.

L’incontro è comunque un’occasione per ribadire come l’Università di Parma stia acquisendo sempre più importanza nell’ambito della sicurezza alimentare, grazie anche alla sua collocazione sul territorio, e come possa contribuire in modo sostanziale a far conoscere fuori dai confini dell’Unione Europea tutte le norme che regolano l’importazione dei cibi. Anche in quest’ambito si riconferma la forte volontà di collaborazione da parte dell’Università degli Studi di Parma con le più prestigiose realtà internazionali.

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