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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Collecchio

Unione Pedemontana: nuove telecamere e più sociale

Avanzo di 2.270.197 euro, di cui 2.043.000 vincolati. I servizi alla persona e la sicurezza continueranno ad essere le priorità. Via libera al consuntivo di Pedemontana sociale, al regolamento per la morosità e all'adesione alla Fondazione vittime dei reati

In Unione Pedemontana i conti tornano. Anzi, di più: nel 2016 è stato registrato un avanzo pari a 2.270.197 euro. Risorse per la maggior parte vincolate per coprire eventuali, sgradite sorprese derivanti dai crediti di dubbia esigibilità (1.426.406 euro), in particolare le multe (come previsto dalle nuove regole contabili), e per aumentare, in caso di bisogno, gli interventi per il sociale (612.827 euro). Numeri annunciati dall’assessore alle Risorse Finanziare e sindaco di Collecchio Paolo Bianchi, approvati dal Consiglio dell’ente sovracomunale che ha detto “sì” al consuntivo 2016 durante la seduta di giovedì 20 aprile a Sala Baganza con 12 voti favorevoli e un solo “no”, arrivato da Luigi Tanzi, consigliere di opposizione del Comune di Collecchio.

«Il bilancio è solido», ha esordito con soddisfazione Bianchi. «Le entrate sono principalmente quelle provenienti dai Comuni (7.623.779 euro, ndr) e dalle sanzioni, che ammontano a 534.037 euro, in linea con il 2015. Gli oltre 600 mila euro che possono essere investiti sul sociale, poi, sono un piccolo tesoretto e alla fine abbiamo 226.000 euro di avanzo disponibile che con l’assestamento di bilancio, entro il 31 luglio, potremo decidere come spendere. A mio modo di vedere – ha aggiunto il sindaco-assessore –, dovranno essere utilizzati per gli investimenti, che saranno essenzialmente due: la sede per la Protezione Civile, dove troverà posto anche la centrale del sistema di videosorveglianza, e l’implementazione del progetto “Occhi Vigili” 2.0, con l’acquisto di nuove telecamere. La rete di videocamere sta dando infatti ottimi risultati – ha rimarcato Bianchi – anche a detta delle forze dell’ordine».

Risultati confermati nei giorni scorsi, quando gli occhi elettronici della Pedemontana hanno permesso di recuperare un’auto rubata e sventare un furto in pieno centro a Traversetolo, grazie a una segnalazione arrivata dai cittadini. Spulciando tra le spese del consuntivo 2016 una voce curiosa sono le spese di rappresentanza, soltanto 138 euro. Sociale: stessa spesa con più resa. Il Consiglio ha approvato anche il consuntivo di Pedemontana Sociale, l’azienda dell’Unione che si occupa dei Servizi alla Persona nei comuni di Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo. Un bilancio perfettamente in equilibrio che ha potuto contare sui 5.021.681 euro di trasferimenti dall’ente sovracomunale, più o meno come negli anni precedenti (4.939.589 euro per il 2015 e 4.850.794 euro nel 2014). «A fronte di risorse stabili, c’è un trend di crescita importante per la dimensione dei servizi e per le risposte nei confronti della comunità – ha evidenziato l’assessore ai Servizi alla Persona e sindaco di Sala Baganza Aldo Spina –. La programmazione è sempre più dinamica e lo abbiamo toccato con mano anche recentemente con la presentazione del progetto S.T.A.F.F., lo Sportello Territoriale per le Assistenti Familiari e Formazione, che ha avuto una vasta eco non soltanto a livello locale».

Per capire quanto sia dinamica, basta guardare i numeri del Bilancio Sociale 2016, 135 pagine che raccontano di una realtà sempre più vicina alle esigenze della comunità. Tra minori, adulti, disabili e anziani, le persone in carico a Pedemontana Sociale sono 2.711, oltre il doppio rispetto alle 1.299 del 2008, anno in cui l’azienda ha cominciato a muovere i primi passi. Al 31 dicembre 2016 sono stati attivati 38 progetti speciali, tre in più rispetto a quelli del 2015, a fronte di un numero di operatori che è rimasto pressoché costante negli ultimi anni (63 nel 2016 e 62 nel 2015), addirittura in calo rispetto al periodo 2008-2014 (67). Importanti anche gli interventi di sostegno al reddito delle famiglie in crisi, con 232.847 euro di contributi ordinari per aiutare a pagare bollette, affitti e rette delle mense scolastiche.

Vita dura per chi non paga i servizi - Luce verde, con 12 voti a favore e quello contrario di Tanzi, al nuovo regolamento per contrastare la morosità nel pagamento delle rette e dei servizi socio-assistenziali erogati da Pedemontana Sociale. Un regolamento che prevede come primo step un avviso bonario, come ha spiegato l’assessore Spina. «Si mette a disposizione dei funzionari uno strumento più snello per gestire un’attività delicata – ha precisato l’assessore –. Nel caso in cui l’avviso bonario non dovesse bastare, partirà una raccomandata con un sollecito di pagamento più gli interessi di mora. E se anche questa richiesta dovesse essere disattesa, si potrà arrivare alla sospensione del servizio e all’attivazione delle procedure per il recupero dei crediti. Nel caso di una temporanea indisponibilità economica, il debitore potrà comunque richiedere la rateizzazione dei pagamenti». Nel corso del 2016 sono stati recuperati quasi 21.000 euro di morosità accumulate.

A fianco delle vittime dei reati - Ci sarà anche l’Unione Pedemontana tra gli enti sostenitori della Fondazione Vittime dei Reati. Il Consiglio ha infatti deciso all’unanimità di aderire con una quota di 500 euro. «È un sostegno che, considerando la cifra, ha una valenza simbolica – ha evidenziato Spina – ma crediamo che la Fondazione, costituita su impulso della Regione, possa essere uno strumento per dare un aiuto rapido e immediato in caso di morte o di lesioni gravi. Questa fondazione, che opera nella massima trasparenza, riesce ad intervenire tempestivamente, laddove non ci siano le condizioni per far fronte all’emergenza con mezzi propri».

Soddisfazione per Copador - Al termine della seduta il consigliere del Comune di Collecchio Franco Ceccarini ha voluto ricordare la conclusione, almeno per il momento, della “Crisi Copador”, la cooperativa collecchiese per la trasformazione del pomodoro che ha presentato richiesta di concordato preventivo a causa di difficoltà finanziarie. A tenderle la mano si è fatta avanti la Mutti, che ha offerto 2,2 milioni di euro per l’affitto del ramo d’azienda. «Anche se non è tutto risolto, si tratta di una buona notizia per i dipendenti e i fornitori» ha sottolineato il consigliere. Una soluzione tutta pedemontana, arrivata grazie alla mano tesa dell’azienda di Traversetolo.

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