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Cronaca

"Gli usurai mi hanno puntato una pistola alla tempia: ecco come un direttore di banca mi ha salvata"

Il drammatico racconto di Raffaella Delpoio, vittima di usura: "Parma è prima in Italia ma la vera usura, quella criminale fatta di auto sotto casa, intimidazioni e piombo, non viene denunciata"

Usura e vita quotidiana, un legame che molti non riescono ad immaginare. Solo chi ha vissuto sulla propria pelle un sistema criminale che lascia poco spazio a qualsiasi respiro libero, può raccontarlo. Nella terza puntata del dialogo che Parmatoday ha deciso di portare avanti con una vittima di usura, Raffaella Delpoio, emerge la storia - raccontata in prima persona- di uno degli episodi più violenti che l'hanno coinvolta. Una storia che ha anche una facciata positiva: la determinazione di un direttore di banca che l'ha letteralmente salvata. Ma andiamo con ordine

Raffaella, inanzitutto, qual'è la differenza tra usura bancaria e usura criminale?

"Parma risulta essere ad oggi la città prima in classifica per il reato di usura, quando leggo questa notizia penso che ci sia la necessità di spiegare cosa davvero è l'usura. Ci sono due tipi di usura, quella bancaria e quella criminale. Parma ha il record per denuncie di usura bancaria ma non di quella criminale. Mi spiego: la denunce nei confronti delle banche per i decreti ingiuntivi sono una cosa, le denunce nei confronti dell'usura criminale un'altra. E' vero che le banche spesso applicano misure scorrette verso i correntisti e potrebbero rappresentare invece la salvezza di aziende in difficoltà ma si sceglie di denunciare gli istituti di credito piuttosto che far emergere il sottobosco dell'usura criminale, quella che non presenta i decreti ingiuntivi ma minaccia e spara, So che questa dichiarazione alimenterà un forte disappunto da parte di chi recupera soldi, facendo denunciare le banche, e di chi crede che denunciare l'usura bancaria risolverà i problemi". 

Come agisce l'usura bancaria?  Tu hai vissuto una situazione di estremo pericolo...

"Riporto un episodio che fa capire come agiscono gli usurai criminali. Una mattina mi chiama la banca e mi comunica che c'è all'incasso un assegno da pagare, l'usuraio come sempre ha bancato un assegno preteso senza data, un assegno con un importo folle, dato a garanzia, come dice lui, un assegno che necessita di una soluzione che devo trovare nell arco di una giornata. Con il cuore in gola parto alla ricerca di un aiuto, chiamo mio padre appena rientrato dall'ospedale per un ictus, ma nel sentire la sua voce non ho il coraggio di chiedere aiuto, ho paura possa sentirsi ancora male, gli chiedo " come stai?" e metto giù. Poi iniziao la mia folle corsa: telefono ai clienti offrendo prodotti a prezzo di costo per recuperare il recuperabile, corro in consegna e spero di riuscire senza dover ricorrere all usuraio di strada. Ma per quanto tutto porti un minimo di soldi, verso sera mi trovo davanti alla sua  porta del magazzino". 

Poi cosa è successo? 

"Lui mi vede, ride felice, io ho in tasca solo due cambiali perchè le banche non mi danno più il carnet assegni, chiedo se posso parlargli e lui mi fa entrare: parcheggiato davanti alla porta c'era il mio motorino che si era preso qualche tempo prima e nell'entrata il divanetto del '900 che un tempo era nel mio negozio. Mi siedo davanti alla sua scrivania e spiego il problema: lui mi guarda e mi dice che gli devo ancora degli assegni ed è chiaro che ciò non è vero ma secondo lui si, gli dico che non li ho e che non me ne daranno, gli propongo le cambiali e chiedo la cifra mancante per non farmi protestare l'assegno e per non subire il peggio. Ride, ride ancora e poi mi chiede "I miei assegni li hai?" inizio a tremare e lo conosco abbastanza bene per capire " no " rispondo. Si alza e si allontana e mi trovo dopo poco al buio, completamente al buio, solo una luce rossa di un laser inizia a far luce sulla mia mano, cammina sul braccio e arriva alla fronte, rimango immobile e mi domando se chi muore sente il rumore dello sparo. Rimango li immobile sapendo che forse è l'ultimo attimo della mia vita. Lui ripete " hai i miei assegni?" e io con una forza e un incoscienza di chi deve sopravvivere, gli rispondo: "No ma se mi ammazzi io perdo la vita ma tu i soldi" . SIlenzio di tomba ricompare la luce, mi da ciò che mi serve per coprire l'assegno in banca mi fa firmare due cambiali in bianco e mi dice. Domani voglio gli assegni, passo a prenderli davanti alla scuola quando esce tuo figlio!"

Il direttore della banca ti ha dato il blocchetto degli assegni, mettendo a rischio la sua posizione...

"Si, La mattina dopo entro in banca pago l'assegno e chiedo il carnet, il direttore mi guarda sconcertato e me lo nega, io lo guardo e gli dico che mi serve e che sono in pericolo: ecco come ti salva la vita un direttore di Banca, non guarda in faccia nulla e salva la vita di una madre, Lui mi ha dato il famoso blocchetto sapendo che ne avrebbe di certo pagato le conseguenze ma mi salva la vita. Passano pochi giorni e le conseguenze arrivano: lui perde il posto da direttore solo per aver salvato una madre, a noi chiudono tutti i conti e ci girano al legale e intanto l'usuraio si diverte a far bancare assegni, uno dopo l'altro. Questa è vera usura, quella in cui ti trovi in pericolo, quella non fatta di contratti bancari ma fatta di piombo, quella fatta di intimidazioni, di auto sottocasa, di paure, di incertezze, di assegni a vuoto per poi correre a coprirli, questà è l'usura da denunciare". 

"Oggi dopo anni, rivedo la mia vita e urlo un grazie a chi mi ha aiutato a mettere alle sbarre questi tremendi usurai, chi al mio fianco ha cercato di capire e di trovare soluzioni, e se oggi dico che Parma è una citta in cui la vera usura non viene denunciata e affermo che non è corretto far cassa suLL'usura bancaria, illudendo le vittime di un sistema, che trova poi l'accordo extragiudiziale, per tirare a campare senza risolvere". 

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