Vertenza Tas, l'azienda conferma la chiusura di Parma: ancora scioperi
I lavoratori si fermeranno per le intere giornate di venerdì 7 e lunedì 10 ottobre, mentre altre 24 ore di sciopero saranno effettuate entro il 25 ottobre. Intanto alcuni dipendenti si dimettono
Nelle giornate del 7 e 21 settembre scorsi si sono tenuti due incontri fra la delegazione sindacale e la direzione aziendale della società Tas, durante i quali quest’ultima ha ribadito la propria volontà di procedere con la chiusura della sede di Parma nonostante le proposte fatte dalle rappresentanze sindacali su razionalizzazione dei costi della sede, percorsi e modalità per riqualificazione e formazione del personale, ricorso ad ammortizzatori sociali conservativi del posto di lavoro a fronte di crisi di mercato, etc. L’incontro con le istituzioni convocato dalla Regione Emilia-Romagna per il giorno 28 settembre ha dovuto essere rinviato per indisponibilità della società Tas al 25 ottobre.
"Nel frattempo - si legge in una nota della Cgil - data la situazione d’incertezza sul futuro della sede di Parma e l’ostinazione dell’azienda nel proclamarne la chiusura, si susseguono le dimissioni di lavoratrici e lavoratori con gravi conseguenze sull’efficienza lavorativa ed organizzativa, con rischio di ritardi nelle consegne, perdita di fatturato e clienti e di professionalità fondamentali.
In ragione di quanto sopra, i lavoratori della sede Tas di Parma, insieme alla Fiom Cgil di Parma e alla Rsu, riunitisi martedì 4 ottobre in assemblea, hanno proclamato lo sciopero a partire dalle ore 15 e fino al termine della stessa giornata. Un ulteriore primo pacchetto di 40 ore di sciopero prevede la fermata di tutti i lavoratori della sede di Parma per le intere giornate di venerdì 7 e lunedì 10 ottobre, mentre le restanti 24 ore saranno effettuate entro il 25 ottobre secondo modalità e con iniziative pubbliche che saranno comunicate nei prossimi giorni.
“Oggi è necessario - spiega Davide Fellini, segretario della Fiom Cgil di Parma – che la direzione aziendale revochi immediatamente la chiusura della sede di Parma, ne garantisca il mantenimento dei posti di lavoro e si avvii un vero confronto, invocato anche dalle istituzioni, sulle azioni da individuare, condividere e concretizzare per ridare una prospettiva non solo ai lavoratori di Parma, ma anche ai lavoratori Tas di tutte le altre sedi”.