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Cucina Sala Baganza

Les Caves: una storia d'amore e di cucina

Maria e Jacopo ci hanno aperto le porte del loro ristorante...

Le antiche cantine della Rocca Sanvitale adibite a ristorante. Bonificate e ristrutturate, curate e trasformate in un luogo confortevole e famigliare che unisce tradizione e innovazione in cucina: ricette classiche rivisitate in chiave contemporanea e anche un po’ originale (prendiamo la banana split, ad esempio,un  dolce tipicamente improvvisato che tutti adorano sin da bambini. Piacevolmente rivisto con aggiunte particolari. Con un crumble al cacao, una neve di mascarpone bruciacchiato per richiamare la caramellatura della banana e per dare freschezza e colore al piatto). Tutto questo lo potete trovare presso Les Caves (dove una cena costa intorno ai 35/40 euro) che sorge all’interno dell’antica Rocca che svetta imperiosa a Sala Baganza, un paesino della provincia molto accogliente che si prepara al richiamo della bella stagione anche grazie a Jacopo e Maria, i due chef che hanno messo in piedi un progetto interessante maturato dopo anni di esperienza lontano dallo stivale. Quella di Jacopo Bracchi e Maria Amalia Anedda è una storia d’amore e d’amore per la cucina, dalla tenera età e coltivata all’ombra della Torre Eiffel nella cucina di Alain Ducasse. I due si sono conosciuti e insieme hanno intrapreso questo percorso personale e professionale che li ha uniti non solo nel lavoro ma anche nella vita. Molti di avranno notato i due giovani durante la prima edizione di Top Chef Italia, dove Maria ha conquistato il podio con una cucina molto innovativa che unisce sapori distanti solo apparentemente tra loro. Da buona parmigiana, nata e cresciuta nella nostra città, Maria ha preferito dopo tante ricerche, tornare in patria dove proverà a essere profeta per una volta. Lei e Jacopo hanno cominciato quest’avventura il primo marzo e da allora si fa fatica a trovare un posto in questo ristorante che accoglie e cerca di soddisfare i gusti di una clientela molto varia. Tra i tanti piatti che abbiamo avuto modo di assaggiare c’è la pancia di maiale caramellato allo zenzero con crema di ceci e cavolo nero. Un prodotto nostrano (il maialino) lavorato con una spezia e contornato da una cremina che amalgama carne e verdura (il cavolo nero) che addolcisce e mitiga la pancia del maialino morbidissima. Il polipo arrostito con una crema di patate che resta un morbidissimo contorno e che dà un sapore diverso al pesce lavorato con sapienza e gusto. Una proposta volutamente diversa e moderna che guarda al mondo e non solo al territorio. Un altro piatto importante sono i passateli asciutti con crema di scampi, limoni e bottarga prodotta dall’uovo di branzino e dentice. Un piatto profumato e fresco.

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