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Economia

Efsa, presidente cda costretta a dimettersi per conflitto d'interesse

Diana Banati ha accettato il posto di direttore di una fondazione europea finanziata dall'industria agroalimentare Ilsi. E' l'ennesimo caso di 'revolving doors' che getta nuove ombre sull'Efsa

Diana Banati, presidente del Consiglio d'amministrazione dell'Efsa, l'Autorità europea di sicurezza alimentare di Parma è stata costretta a dare le dimissioni per aver accettato il posto di direttore esecutivo e direttore scientifico di una fondazione europea finanziata dall'industria agroalimentare e biotecnologica, l'Ilsi (International Life Sciences Institute). Banati era già da tempo membro del board e del Consiglio scientifico dell'Ilsi, come ricorda un comunicato dell'Istituto, che dà la notizia della sua nomina omettendo bizzarramente di menzionarne l'esperienza professionale nell'Efsa.

Si tratta, per l'Efsa, dell'ennesimo caso di conflitto d'interessi secondo il meccanismo delle 'revolving doors' (porte girevoli), per cui persone legate all'industria vengono nominate in varie posizioni nell'Authority europea e vi lavorano per un certo periodo avendo la possibilità di influenzarne le decisioni a favore degli ex datori di lavoro. Il meccanismo può funzionare anche nell'altro senso, con gli esperti che passano senza soluzione di continuità dall'Efsa all'industria, lasciando adito al sospetto che siano stati premiati per certe decisioni prese in passato a favore dei nuovi datori di lavoro.

L'Efsa, che decide, fra l'altro, le valutazioni dei rischi degli Ogm e dei prodotti chimici usati negli alimenti, è percepita sempre più dall'opinione pubblica come troppo vicina agli interessi dell'industria e non abbastanza obiettiva nei suoi pareri, che forniscono la base scientifica per le decisioni dell'Ue in materia di sicurezza alimentare.

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