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Economia

L'Intercast vuole tenere solo 13 lavoratori: per gli atri ammortizzatori

Nell'incontro tra la Ppg e le parti sindacali l'azienda ha messo giù i punti fondamentali: a Parma solo 13 lavoratori e 4 manager. Per gli altri 45 incentivo da 31mila euro, cig e mobilità

Nel pomeriggio di giovedì si è svolto l'incontro tra la proprietà della Intercast Ppg e le parti sindacali. La trattativa è durata quasi 5 ore e i punti fondamentali proposti dalla PPG sono che la proprietà vuole mantenere a Parma, non nella sede attuale, 13 impiegati e 4 manager.
Nel caso questi decidano di restare è previsto un accordo di garanzia in cui l'azienda si impegna a non ridurre il personale per almeno tre anni. Tuttavia se qualcuno fosse lasciato a casa durante questo periodo, gli verrebbe corrisposta una buonauscita pari a quella prevista per gli altri 45.

Nel caso, invece, in cui uno dei 13 lavoratori volesse uscire dall'azienda, non gli verrebbe corrisposta nessuna buonauscita, mobilità né cassa integrazione. La proprietà potrebbe considerare la chiusura dello stabilimento, e quindi un diverso scenario, se ritenesse non sufficiente il numero delle persone disposte a restare.

Per gli altri 45 lavoratori, l'azienda ha proposto un incentivo pari a 31mila euro (lordi), cassa integrazione straordinaria fino a febbraio 2013 e quindi mobilità.

Il prossimo incontro è previsto all'Unione Industriali per martedi 8 maggio. Oggi durante l'assemblea dei lavoratori, a cui erano presenti le rappresentanze sindacali, i dipendenti dell'Intercast hanno dimostrato ancora una volta di essere uniti e di voler portare avanti le loro decisioni tutti insieme.

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