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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Jbt, l'azienda fa un passo indietro: ora si lavora per salvare i precari

La direzione ha comunicato la sospensione del progetto di esternalizzazione del magazzino dopo le proteste dei lavoratori e dei sindacati. Fellini (Cgil): "Ottimo risultato ottenuto grazie all'unità di intenti"

Si avvia verso una soluzione positiva la vicenda della Jbt. Nelle scorse settimane, infatti, i lavoratori si erano mobilitati per evitare i tagli e l'esternalizzazione del magazzino, settore chiave per un'azienda di questo tipo. Il 30 gennaio scorso lo sciopero di quattro ore, poi il 15 febbraio il presidio davanti l'Unione Industriali.
Durante l’ultimo incontro sindacale tenutosi il primo marzo presso l’Unione Industriali, la direzione aziendale di John Bean Technologies di Parma, a fronte delle richieste dei lavoratori e delle loro rappresentanze, ha comunicato la sospensione del progetto di esternalizzazione del magazzino in attesa di ottenere, nelle prossime settimane, il nulla osta dalla casa madre statunitense per il ritiro definitivo di tale progetto. Inoltre, sulla base della piattaforma presentata da Fim Cisl, Fiom Cgil e Rsu aziendale ed approvata all’unanimità dai lavoratori dell’azienda, è stato avviato il confronto per arrivare ad un accordo sulla stabilizzazione dei lavoratori precari e sulla gestione delle attività in appalto e decentramento produttivo.

Secondo Davide Fellini, della Fiom Cgil di Parma, “si tratta di un ottimo risultato, ottenuto grazie alla condivisione con i lavoratori di ogni passaggio della trattativa e soprattutto all’unità e solidarietà che i lavoratori tutti hanno saputo dimostrare nell’assunzione delle decisioni e nell’attuazione delle iniziative di lotta messe in campo a sostegno delle loro ragioni”.

Per Ivano Molinari della Fim Cisl di Parma “il risultato ottenuto ci consente di riprendere un dialogo con l’azienda per avere le garanzie, oltre alle rassicurazioni già avute durante l’ultimo incontro, su temi fondamentali quali la continuità occupazionale e produttiva della sede di Parma nonché la stabilità e qualità del lavoro in Jbt”.
 

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