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Parmalat, sindacati pronti allo sciopero: "Bisogna investire il tesoretto"

Flai, Fai e Uila ritengono indespensabile investire in Parmalat Italia per rilanciare gli attuali prodotti - latte, yogurt, succhi, caseario, dessert - consolidando così la base produttiva ed occupazionale

Il Coordinamento nazionale FLAI, FAI e UILA del Gruppo Parmalat unitamente alle Segreterie Nazionali valutano “insufficienti” le misure illustrate dalla Direzione aziendale nell’incontro svoltosi ieri a Parma. E' quanto si legge in una nota unitaria.

Pur nella condivisione dell’analisi della situazione del settore latte FLAI, FAI e UILA  ritengono, si legge nella nota, non più dilazionabile nel tempo la ridefinizione della strategia di Parmalat Italia, del relativo progetto industriale e delle missioni produttive dei singoli siti industriali. “È necessario – spiegano i sindacati - investire per rilanciare gli attuali prodotti (latte, yogurt, succhi, caseario, dessert) consolidando così l’attuale base produttiva ed occupazionale”.

Si ritiene indispensabile quindi un allargamento del portafoglio prodotti in grado di garantire redditività e sviluppo a Parmalat Italia. In tal senso FLAI, FAI e UILA ribadiscono che le risorse nelle casse dell’azienda, il cosiddetto “tesoretto” debba essere prioritariamente reinvestito all’interno del perimetro industriale di Parmalat Italia e che vada, quindi, evitata ogni possibile deriva finanziaria.

FLAI, FAI e UILA, prosegue la nota, porranno in essere tutte le iniziative utili al conseguimento di questi obiettivi a partire dal coinvolgimento delle istituzioni nazionali, attraverso incontri che, d’altra parte, le organizzazioni sindacali hanno già provveduto a chiedere per quanto riguarda l’On. Letta ed il Ministero dello Sviluppo Economico, fino ad arrivare a forme di mobilitazione dei lavoratori.

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