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Economia

Prosciutto di Parma, export record: +9,5% per un valore di 200 milioni

La filiera del Prosciutto di Parma e' composta da 5.500 allevamenti suinicoli, 120 macelli, 162 stagionatori e che il giro di affari al consumo del Re dei Prosciutti supera gli 1,7 miliardi di euro

Anno record per l'export del Prosciutto di Parma che nel 2010 ha registrato un incremento del 9,5% ottenendo il miglior risultato di sempre. Sono stati infatti 2.256.000 - per un valore di 200 milioni di euro - i prosciutti con la Corona che hanno varcato i confini nazionali raggiungendo le tavole di oltre 80 Paesi del mondo; numeri che fanno della DOP di Parma il prodotto principe della salumeria italiana e una delle grandi icone del Made in Italy. I mercati esteri assorbono oggi il 24% della produzione di Prosciutto di Parma e rappresentano uno sbocco imprescindibile per lo sviluppo del comparto e dell'economia locale. Da segnalare lo storico sorpasso degli Stati Uniti sulla Francia, che diventano cosi' il primo mercato export, mentre al terzo posto la Germania e' stata quasi raggiunta dalla Gran Bretagna, mercato che nell'ultimo decennio ha registrato la maggior crescita in assoluto; fra i nuovi Paesi spicca il dato dell'Australia, che cresce del 56%. Uno dei fattori determinanti per lo sviluppo dell'export del Parma e' rappresentato dal prodotto preaffettato, che continua a crescere a ritmi elevatissimi; con un incremento del 10% sono state oltre 60 milioni le vaschette con la corona vendute nel 2010, di cui ben 43 milioni destinate all'estero, dalla vicina Europa fino ad arrivare alla lontanissima Nuova Caledonia che lo scorso anno ha importato 22.000 vaschette di Parma. La filiera del Prosciutto di Parma e' composta da 5.500 allevamenti suinicoli, 120 macelli, 162 stagionatori e che il giro di affari al consumo del Re dei Prosciutti supera gli 1,7 miliardi di euro.

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